Bancarotte teramane e soldi da CiproCurti fa marcia indietro su Tancredi

L'imprenditore ammette di essere stato accompagnato a Lugano dal suo commercialista Carmine Tancredi, ma fa marcia cambia versione sulla gestione delle società finite sotto inchiesta

TERAMO. Crac Di Pietro: nel nuovo faccia a faccia in carcere con il pm l'imprenditore Guido Curti ammette di essere stato accompagnato a Lugano dal suo commercialista Carmine Tancredi, ma fa marcia indietro sulla gestione delle società finite sotto inchiesta. Se nell'interrogatorio di febbraio Curti e Maurizio Di Pietro avevano scaricato responsabilità su Tancredi, (il commercialista socio di studio del governatore Gianni Chiodi), sostenendo che fosse stato lui a decidere quelle operazioni oggi ritenute illecite, oggi Curti è stato chiaro nel dire che ha fatto tutto da solo. Ha dichiarato che la Sirius, l'Italia Inerti e la Mg Costruzione (le prime due sono fallite, la terza è ancora attiva) sono state gestite solo da lui. «Il ruolo di Tancredi nella gestione di queste società è stato ininfluente», avrebbe detto al pm, «ho fatto tutto da solo». Curti, che ha chiesto di voler tornare a casa, è stato assistito dal suo nuovo avvocato Guglielmo Marconi.

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