Basket, slitta ancora la decisione sul divieto di andare a Chieti per i tifosi rosetani

Domenica il derby della Dna Silver al Palatricalle, il summit dal prefetto è interlocutorio

CHIETI. L’incontro dal prefetto di Chieti Fulvio Rocco De Marinis si è rivelato interlocutorio. Per il momento, resta il divieto di vendere i biglietti per Chieti-Roseto di basket, in programma domenica al Palatricalle, ai non residenti della provincia di Chieti. Dal prefetto c’erano anche i presidenti delle due società, Gianni Di Cosmo ed Ettore Cianchetti, con i rappresentanti della Questura. Si temono tensioni per il derby, nonostante non ci sia alcun presupposto. Ma nell’andata a Roseto c’è stato il tentativo di rubare uno striscione da parte di un tifoso rosetano, sottoposto a Daspo, ai danni di uno teatino. E questo è bastato all’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive per ordinare la vendita dei biglietti ai soli residenti della provincia di Chieti. Vendita vietata anche a Pescara e all’Aquila. Quindi, anche a chi è un semplice appassionato e vorrebbe andarsi a gustare una partita di pallacanestro. Dal momento che l’ordinanza arriva dall’Osservatorio nazionale di Roma, le autorità locali non intendono intervenire in prima persona. E quindi sta andando in scena un’opera di persuasione verso l’Osservatorio romano. Una soluzione di compromesso potrebbe essere quella di vietare la vendita dei biglietti solo ai residenti della provincia di Teramo. Anche perché l’obiettivo delle forze dell’ordine è di tenere a casa i tifosi di Roseto. I queli, a loro volta, stanno minacciando la marcia su Chieti, anche senza la possibilità di entrare al Palatricalle.

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