Beffa dei rimborsi per gli aiuti all'invalido

"Dopo l'acquisto di un montascale la Regione ci dice che i fondi sono esauriti dal 2008"

MONTORIO. Spende nel 2010 quasi 11mila euro per un montascale per il padre invalido, presentando richiesta di rimborso alla Regione. Giorni fa la Regione comunica che i fondi, dal 2008, non ci sono. Sventura sulla sventura, Angela Di Giammarco ha visto morire il padre pochi giorni dopo l'installazione. E solo ora la Regione risponde, poco tempestivamente, che dal 2008 i fondi non ci sono.

‹‹Mio padre è stato 16 anni in dialisi ed era invalido al 100%››, racconta Angela Di Giammarco, ‹‹nel luglio scorso ebbe un crollo fisico e si acuirono le sue difficoltà deambulatorie. Dimesso dall'ospedale, per un mese è stato trasportato in barella a fare la dialisi. Da settembre si spostava in carrozzina››.

Ben presto la famiglia si rende conto che le due rampe di scale sono diventate quasi insormontabili. ‹‹Mio padre, più passava il tempo più non ce la faceva: lo salivamo in tre persone. Lui si lamentava perchè era completamente dipendente dagli altri››, racconta la figlia, ‹‹così a metà settembre ho contattato una ditta specializzata per un montascale. Fatto il sopralluogo, il preventivo è stato di 10.900 euro. La ditta stessa mi ha suggerito di consegnare al Comune una domanda, per accedere a fondi statali e regionali per l'abbattimento delle barriere architettoniche. Io l'ho fatto l'11 ottobre, con tutte le relazioni››.

Il Comune ha accettato la domanda, specificando che sarebbe stata inoltrata entro il 31 marzo dell'anno successivo. Il montascale è stato montato il 12 novembre, con saldo alla consegna. ‹‹Mio padre però è morto il 23 novembre›› aggiunge addolorata la figlia. Fino a quando, il 29 aprile, arriva una lettera del Comune che "gira" alla famiglia una comunicazione della Regione che annuncia che c'è la disponibilità di fondi per le annualità 2008-2009-2010.

Dal 2001 non ci sono più trasferimenti statali e fino al 2007 ha supplito la Regione con fondi propri, ma ora non è più in condizioni di farlo. ‹‹Visto che dal 2008 c'è questo problema, bisognava dirlo prima. Non capisco come mai la Regione l'abbia comunicato solo ad aprile 2011 ai Comuni e quindi a noi cittadini. Almeno non sarei impazzita a fare le pratiche, correndo da un ufficio all'altro. Probabilmente il montascale l'avremmo comprato lo stesso: il bene primario era la salute e il benessere di mio padre, anche con gravi difficoltà finanziarie nell'affrontare una spesa simile. Ma ci sentiamo presi in giro, sulla salute della gente non si può giocare così››.

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