Bimba con l'influenza muore nel suo letto a 7 anniDramma in Abruzzo. La Procura chiede l'autopsia

Nella notte di mercoledì i genitori chiamano la guardia medica perché la bimba, sette anni di Mosciano (Teramo), ha la febbre. Il medico le prescrive un normale farmaco antinfluenzale. Ieri mattina è stata trovata morta

MOSCIANO SANT’ANGELO. Ieri, insieme alla sorellina di tre anni più grande, avrebbe ricevuto i tradizionali doni della Befana. Una morte improvvisa, sopraggiunta nella notte per un malore ancora misterioso, ha spento prima del giorno di festa il sorriso di una bimba di sette anni. E ora il dramma che ha distrutto una tranquilla famiglia di Mosciano diventa un’inchiesta giudiziaria.

Oggi sarà l’autopsia, disposta dal sostituto procuratore Stefano Giovagnoni e affidata all’anatomopatologo Giuseppe Sciarra, a far luce su una morte che, da qualunque male sia stata causata, appare comunque assurda. Inaccettabile.

I FATTI.
La prima, sommaria ricostruzione è questa. La piccola G.Z. nella serata di mercoledì non sta bene. Ha la febbre, lamenta dolori addominali. I genitori sono preoccupati e chiamano la guardia medica. Il medico di servizio va a casa, visita la bambina e le prescrive un comunissimo farmaco antipiretico. Per lui, insomma, si tratta di una normale influenza. La bimba va a letto e sembra addormentarsi tranquilla. Invece ieri mattina alle 7.30, quando la madre si alza e va a controllarla, la trova inanimata e già fredda. Parte la disperata richiesta di aiuto al 118, ma l’equipaggio dell’ambulanza che arriva sul posto pochi minuti dopo non può far altro che constatare la morte della bambina.

L’INCHIESTA.
Vengono avvisati i carabinieri di Mosciano e il pm di turno Giovagnoni dispone l’autopsia, incaricando il dottor Sciarra. L’esame sul corpo della piccola G., però, non può essere effettuato prima di 24 ore e viene così disposto il suo trasferimento nell’obitorio dell’ospedale Mazzini di Teramo. Qui, dalla tarda mattinata di ieri, il cadavere della bimba giace in isolamento. Un isolamento chiesto dagli inquirenti perché il sospetto è che a uccidere la piccola sia stato un agente infettivo, ad esempio il meningococco.

LE IPOTESI.
Quella della meningite fulminante è una delle ipotesi che si fanno, ma non è certo l’unica. Broncopolmonite? Emorragia delle ghiandole surrenali? Al momento non si può neanche escludere un malanno cardiaco, uno di quei disturbi elettrici del cuore che di tanto in tanto uccidono nel sonno giovani e giovanissimi. Solo stasera dopo l’autopsia - che è fissata per le 18 - si potrà dire qualcosa, se non di certo, almeno di probabile. E si potrà anche ipotizzare se qualcuno poteva fare qualcosa per evitare la morte della piccola.

LA FAMIGLIA.
L’unica cosa certa, purtroppo, è che nessuno potrà ridare G. ai suoi cari. La famiglia Z. è di origine campana e si è stabilita a Mosciano, a ridosso del centro storico, otto anni fa. Quando sono arrivati in Abruzzo i coniugi Z. avevano già una figlia, che oggi ha dieci anni e frequenta la quinta elementare. La seconda bimba è nata poco dopo. Il padre lavora come corriere di generi alimentari.

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