Bimbo dimenticato sullo scuolabus l'assistente chiede il patteggiamento

Il caso a Montorio, la donna nel novembre scorso non si accorse che uno dei bimbi a lei affidati era rimasto a bordo del mezzo dopo essersi addormentato durante il tragitto verso la scuola

MONTORIO. Chiede di patteggiare la pena la donna di Montorio al Vomano protagonista del caso del bimbo dimenticato sullo scuolabus, e finita sotto inchiesta per lesioni colpose. La donna, che lavora come assistente sugli scuolabus per il Comune di Montorio, nel novembre scorso non si accorse che uno dei bimbi a lei affidati era rimasto a bordo del mezzo dopo essersi addormentato durante il tragitto verso la scuola.

Il piccolo, quattro anni, rimase dunque chiuso nel pulmino parcheggiato in un luogo isolato fino a quando l'autista e l'assistente, in tarda mattinata, non tornarono sul mezzo in attesa del giro di ritorno. Lo stesso autista, insieme a un suo collega, è indagato per favoreggiamento personale. Entrambi avrebbero cercato di "coprire" la collega, fornendo una versione dei fatti non rispondente al vero.

Ora la donna, tramite il suo legale Enzo Formisani, chiede il patteggiamento al pm Bruno Auriemma, con il quale non dovrebbero esserci problemi a raggiungere un accordo sulla pena. Poi toccherà a un gip decidere se questa è congrua o meno. Le lesioni accertate dai medici sul bimbo, secondo indiscrezioni, non sono ritenute gravi: si tratta di uno stato psicologico ansioso indotto dallo spavento subìto.

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