Biogas dai rifiuti, bocciato il progetto 

Il comitato regionale Via annuncia il rigetto dell’istanza presentata dalla ditta che vuole realizzare l’impianto a Mosciano

MOSCIANO. Sembra ormai segnata la sorte del progetto per la realizzazione di un biodigestore – un impianto che brucia rifiuti per produrre gas – a Mosciano Sant’Angelo. Il comitato regionale Via (valutazione di impatto ambientale), riunito martedì scorso per esaminare il progetto – ha emesso un preavviso di rigetto all’istanza presentata dall’impresa che intende realizzare l’impianto. Non una decisione definitiva, dunque, ma l’orientamento del comitato per la valutazione dell’impatto ambientale sembra chiaro. Durante la seduta del comitato Via il Comune di Mosciano, presente insieme ai comitati locali costituitisi contro la realizzazione dell’impianto da realizzare a Mosciano Stazione, nei pressi del casello autostradale, ha ribadito la propria contrarietà al progetto e sostenuto le ragioni del no, sia tecniche che politiche, legate allo sviluppo della zona. «Le argomentazioni sottoposte al Via», si legge in una nota del Comune, «messe in campo ormai da oltre un anno, hanno permesso di ottenere il primo importante pronunciamento del Comitato con l’emissione del preavviso di rigetto della richiesta avanzata dalla ditta privata, in via preliminare ed assorbente degli altri motivi per il contrasto sulle distanze minime da rispettare dai centri abitati». Al momento, fa sapere ancora l’amministrazione moscianese, «non sono state prese in considerazione tutte le altre motivazioni evidenziate dall’amministrazione comunale, che comunque restano tutte validamente in campo, in particolare quelle attinenti gli aspetti urbanistici e ambientali. Risulta ovvio che nel procedimento amministrativo solo le motivazioni tecniche siano servite per bloccare il progetto, ma resta il fatto che l'aspetto politico e le relative scelte operate siano centrali nella salvaguardia di un territorio che sarebbe assolutamente svilito e ferito da un impianto che rischia di accogliere i rifiuti di diverse zone del territorio regionale e extra regionale senza apportare benefici concreti alla collettività locale». Soddisfatto il sindaco Giuliano Galiffi che dichiara: «Con tenacia e coerenza l’amministrazione comunale ha sostenuto le ragioni del no insieme ai comitati cittadini: dalle varie riunioni tenutesi nelle frazioni, seguite poi dalle sedute delle commissioni consiliari allargate agli stessi fino alla delibera di consiglio comunale del 29 dicembre 2017 votata favorevolmente solo da una parte della minoranza. Durante il 2018 abbiamo partecipato in maniera decisa e incisiva a ben sei incontri in Regione. Se non fossimo stati doverosamente presenti con la forza dei nostri atti e della nostra iniziativa politica, questo risultato, che altri oggi vorrebbero sbandierare, non ci sarebbe mai stato». Ovviamente soddisfatti anche i comitati dei cittadini. Il presidente del comitato della Stazione Antonio Burrini e il presidente del comitato Selva Piana Francesca Di Sante, «esprimono la piena soddisfazione per il parere negativo espresso dal Comitato Via. Siamo stati sempre contrari alla localizzazione di tale impianto per ragioni concrete ed oggettive. Sul nostro territorio, in un’area ristretta comunque popolata, insistono, infatti, attività con emissioni odorigene fastidiose, un traffico veicolare consistente, e non ultimo la presenza di un impianto di trattamento rifiuti. La zona è satura». (red.te.)
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