Bolletta beffa da 1,54 euro

Alba, il cittadino deve pagare più di Iva e spese postali che di tassa

ALBA ADRIATICA. Bolletta beffa per la tassa rifiuti. Succede ad Alba Adriatica, dove il cittadino Enio Straccia deve pagare una bolletta di un euro e 54 centesimi alla società Poliservice per il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti. Di questi più di un euro è per le spese.

Straccia, infatti, deve pagare in più un euro e 10 per le spese di pagamento a mezzo bollettino postale, 12 centesimi per l'Iva (calcolata su un imponibile di 60 centesimi) e 60 centesimi per il costo di spedizione della lettera al suo domicilio. L'uomo ha voluto manifestare tutto il suo disappunto rendendo pubblica sia la bolletta che l'allegato bollettino postale con cui la società dell'Unione di Comuni Val Vibrata, che ad Alba gestisce il servizio di igiene ambientale, gli ha comunicato il pagamento della Tia.

«L'addebito del servizio è di soli 82 centesimi, il costo di spedizione addebitato al cliente è di 60 centesimi e l'imposta di 12 centesimi cui vanno aggiunti i costi postali per il pagamento che ammontano a 1,10» spiega Straccia, «l'assurdo sta nel fatto che a fronte di una somma dovuta di 82 centesimi bisogna pagare spese ed imposte per 1,82 euro. Mi domando a questo punto: cosa costava riportare il conguaglio di questa somma nella fattura 2010? Gli amministratori di questa società hanno la capacità di pensare? Gli amministratori degli enti pubblici che affidano tale servizio sono capaci di redigere un contratto il cui contenuto eviti certe situazioni?».

Alla fine la tassa sulla tassa costa più della tassa di partenza, cioè la Tia dovuta per il servizio di raccolta dei rifiuti. E' un fatto, questo, comune a molti utenti. Così come accade per le altre bollettazioni (elettricità, telefonia, gas), le fatture vengono prodotte dai sistemi informatici senza passare al vaglio degli addetti.

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