Bollette pazze, deve pagare un conguaglio da 17 centesimi

Fattura da record a un teramano per l'elettricità

TERAMO. Le bollette sembrano essere impazzite. Non credeva ai suoi occhi il proprietario di una radio locale che si è visto recapitare una fattura di 17 centesimi per la fornitura elettrica. E' andato su tutte le furie, invece, l'uomo a cui è arrivato un conguaglio del consumo del gas da parte dell'Enel senza che siano mai stati effettuati i controlli al contatore. Dopo il caso della bolletta beffa di 1,54 euro arrivata ad un cittadino di Alba Adriatica altri due casi tornano a far discutere. Due bollette che hanno dell'incredibile. Una calcolata senza aver effettuato mai un controllo e l'altra che rischia di rappresentare un vero e proprio guinness. Quello della fattura meno cara d'Italia.

MAXI CONGUAGLIO. V.C. è un uomo residente a Teramo a cui dal 2008 è stata affidata una casa comunale perchè in difficoltà economica. L'uomo vive solo e non usa quantità spropositate di gas. Si immagini il suo stupore quando si è visto recapitare la bolletta dell'Enel in cui si richiedeva il pagamento di 297 euro del conguaglio del gas. Una cifra assurda secondo V.C. perché figura un consumo non veritiero ma, soprattutto, perchè nessuno è mai andato a controllare il contatore della sua abitazione. Per pagare le bollette precedenti si era recato personalmente negli uffici dell'Enel dopo aver effettutato l'autolettura. «Mi chiedo come abbiano fatto a calcolare l'importo del conguaglio», dice V.C., «nessuno si è mai presentato a casa mia e quando sono andato negli uffici per chiarire la cosa sono stato trattato come un cittadino di serie b».

L'uomo si era presentato per capire il motivo di un importo cosi alto e dopo aver fatto la coda si è sentito dire che avrebbe dovuto pagare senza batter ciglio a limite avrebbero scalato l'importo nella fattura successiva. Parole che non hanno demoralizzato V.C che dopo aver contattato telefonicamente la società fornitrice del servizio è riuscito a farsi mandare un tecnico che controllasse realmente il consumo.

«Il tecnico ha constatato che il consumo era quello dichiarato da me», continua, «ma a quanto pare non ha riferito a nessuno del disguido», infatti come beffa definitiva, pochi giorni dopo l'uomo è stato raggiunto da una lettera in cui la società minacciava di fargli pagare le spese di mora se non avesse effettuato il pagamento al più presto. «Non ho intenzione di pagare e non ho neanche la disponibilità economica per farlo, ho sempre calcolto i miei consumi in base ai miei averi e disguidi del genere rischiano di mettere in seria difficoltà chiunque». L'uomo, infatti, ha deciso di rivolgersi ai magistrati per «evitare che i funzionari possano continuare ad approfittarsi di queste situazioni facendo pressione psicologica sugli utenti».

MINI CONGUAGLIO. Un caso apparentemente opposto è quello che ha coinvolto Marcello Olivieri proprietario di Radio Lady. Il 28 maggio aprendo la posta ha visto che la Edison gli aveva mandato un conguaglio di 17 centesimi. «Quando sono andato alle poste per pagare», dice Olivieri, «pensavano li stessi prendendo in giro. Ho dovuto spendere 1 euro e 10 centesimi per pagare il bollettino a fronte di 17 centesimi di spesa». Ma ciò che rammarica di più l'uomo è l'inutile spreco di carta: «la stessa società ci rimette del denaro emettendo bollette del genere, avrebbe potuto inserire la somma nella successiva. Una lettera di 5 fogli più le spese postali per una somma del genere è un assurdità».

Uno spreco che si ripercuote sugli utenti stessi: «queste operazioni sono gestite dai computer che non si rendono conto degli sprechi», continua, «e penso che vedremo molte altre bollette del genere circolare in questi giorni. Le risorse risparmiate utilizzando un metodo più razionale potrebbero essere reinvestite in servizi».

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