Brucchi, la città va in bici

Primi 100 giorni segnati da provvedimenti anti-smog.

TERAMO. L’immagine dei suoi primi cento giorni alla guida della città è in sella alla bici. Per il sindaco Maurizio Brucchi, impegnato a spingere sui pedali in piazza Martiri, quell’istantanea ha una doppia lettura. In positivo esprime l’impulso verso la città ciclo-pedonale contenuto nei primi provvedimenti della giunta. In negativo evoca il disagio di chi non può usare la bici e deve affrontare il traffico caotico fuori dal centro. Il consiglio comunale di oggi chiude la fase di avvio della nuova amministrazione cittadina alla scadenza esatta dei cento giorni dalle elezioni del 6 e 7 giugno. Facciamo il primo bilancio.

LA CITTA’ PEDONALE. Brucchi ha puntato molto in campagna elettorale sull’idea di riconsegnare il centro a ciclisti e pedoni. E i provvedimenti adottati subito dopo l’insediamento hanno sgombrato il campo dal dubbio che si trattasse solo di propaganda a caccia di voti. L’istituzione delle piste ciclo-pedonali in centro, il giro di vite contro la sosta irregolare nelle zone a traffico limitato e l’intensificazione dei controlli da parte dei vigili urbani hanno lasciato l’impronta più visibile dell’attività della giunta dall’insediamento a oggi.

IL TRAFFICO. L’estate ha concesso una tregua alla circolazione in città. Con il rientro dalle ferie sono tornate file e ingorghi: la soluzione non si trova in due mesi, ma la giunta deve accelerare i tempi per scongiurare il caos del traffico invernale. L’apertura, annunciata per inizio dicembre, del parcheggio sotterraneo in piazza Dante darà sfogo alla sosta in centro: la circolazione in quella zona, però, rischia di collassare.

GLI APPALTI FERMI. L’apertura del tavolo Comune-Anas di controllo sui lavori del Lotto zero è un segnale di attenzione verso la grande incompiuta teramana. Il primo tratto dell’arteria, tra Cartecchio e Porta Romana, dovrebbe aprire nei primi mesi dell’anno prossimo. Di annunci simili in passato ce ne sono stati altri, ma nessuno è stato rispettato. Fino a quando i fatti non rederanno concrete le parole, sul Lotto zero resta il punto interrogativo.

AMBIENTE. Il sindaco ha calcato molto la mano sul rilancio della Team. Ha tenuto per sé la delega di giunta ai rapporti con la società pubblico-privata che cura l’igiene urbana e il pressing ha prodotto qualche effetto positivo. Il progetto per la raccolta differenziata porta a porta, la cui sperimentazione dovrebbe essere in partenza, fa prefigurare una svolta nella gestione dei rifiuti. Resta da affrontare il tema della cura del verde e in particolare dei parchi fluviali. Sono partiti i lavori per il ricongiungimento a nord tra le due oasi verdi della città, ma la proposta lanciata da Brucchi in campagna elettorale di coinvolgere i privati nella cura e nella gestione di pezzi dei due parchi deve ancora trovare spazio.

LE SCUOLE. La priorità estiva è stata la sistemazione delle scuole in vista della ripresa delle lezioni. Mezza giunta si è dedicata all’obiettivo di mettere in sicurezza gli edifici in tempo per la prima campanella e il risultato è stato raggiunto.

LA CULTURA. E’ passata un’altra estate con molti siti archeologici e monumenti inaccessibili. Chiusi, vietati, negati ai pochi turisti che hanno scelto Teramo. La mostra sulla pittura del ’900 e la ripresa dei lavori in via Torre Bruciata sono indicazioni a cui bisogna dare continuità.

IL CONSIGLIO DI OGGI. In aula oggi si apre una nuova fase dell’attività amministrativa. La giunta presenta subito una delibera molto pesante: il piano integrato Casalena di sei milioni di euro per costruire un centro di riabilitazione e appartamenti a Villa Mosca.