Campana spara a zero contro Teddy Reno ma il cantante lo zittisce

Teddy Reno abbandona il palco alle 21,30 di lunedì. L'assessore Campana: «Sono molto dispiaciuto ma Teddy Reno non ha avuto pazienza, già dalla mattina sembrava scocciato. Non ci si comporta in questo modo»

TERAMO. Teddy Reno abbandona il palco alle 21,30 di lunedì lasciando il pubblico senza parole. Va via dalla città all'alba di ieri, portandosi via le chiavi della stanza dell'albergo e del portone principale. Il giorno successivo il concerto saltato, l'assessore comunale agli eventi e manifestazioni Guido Campana fa un bilancio e si sfoga. «Sono molto dispiaciuto per quanto è accaduto, soprattutto nei confronti della cittadinanza, ma Teddy Reno non ha avuto pazienza, già dalla mattina sembrava scocciato. Non ci si comporta in questo modo, sono deluso», evidenzia. 

PARLA L'ASSESSORE.
«Non lo abbiamo cercato noi, è stato lui a proporsi gratuitamente con il supporto della Nuova Orchestra Abruzzese. Ma ora chiedo scusa io per lui a tutti, specialmente all'orchestra che lo accompagnava e con la quale concorderemo al più presto una data per farli esibire, ma senza Teddy Reno», aggiunge Campana che ha tenuto a sottolineare, alla gente che lo fermava chiedendo spiegazioni, che i ragazzi volevano esibirsi ed erano chiaramente dispiaciuti anche loro, essendo il loro debutto ufficiale. 

PARLA TEDDY RENO.
«Concedetemi di esprimere anzitutto la mia soddisfazione per aver comunque trascorso due giorni magnifici in questa Teramo, che non conoscevo e che ho trovato davvero splendida ed ospitale.  Circa un mese fa, ero invece venuto per proporre all'assessore Campana un mio concerto, a titolo gratuito, per festeggiare in piazza Sant'Anna, la nascita della Nuova Orchestra Abruzzese, formata da 24 musicisti e coriste, per la prima volta tutti abruzzesi, e diretti da Sylvia Pagni, con la quale avevo concepito il progetto sin dai giorni tristi dell'Abruzzo 2009. 

Del service suono e luci oltre che dell'allestimento della piazza, se ne sarebbe occupato personalmente l'assessore, col quale concordammo il seguente indispensabile programma di prove in piazza prima del concerto serale.  Il service luci e suono avrebbe dovuto essere installato per una prima prova vocale lunedi 26, alle 11, e così non è stato, e dalle 15,30 in poi sino alle 19 per le ben più delicate prove di suono e audio con l'intera orchestra piu la mia voce da solista.  Tra le 19 e le 20 si sarebbe svolta la Santa messa e, infine, fra le 20 e le 21 un'ultima prova generale prima dello spettacolo con inizio alle 21,30 per finire prima di mezzanotte. E invece...». 

LA DIRETTRICE.
Teddy Reno lascia la parola a Sylvia Pagni: «Confermo che, alle 15,30-16, non c'erano nemmeno le sedie in palcoscenico per gli orchestrali che avrebbero dovuto sedersi per poter leggere lo spartito di ben 22 canzoni da me arrangiate. Tutto ciò mentre i tecnici non riuscivano ad eliminare i fischi degli altoparlanti, che sovrastavano implacabilmente e in continuazione la voce del cantante solista e così avanti sino alle 21,30, quando Teddy Reno è stato costretto a spiegare al pubblico le ragioni che imponevano un rinvio». 

EVVIVA TERAMO.
Teddy Reno conlcude: «Se in questa situazione avessimo fatto lo spettacolo, avremmo fatto, quello che, a Roma, chiamano una pecionata, che avrebbe distrutto la Nuova Orchestra Abruzzese ancor prima di nascere. Ed io, a costo di prendere sulle mie spalle le critiche facilone non del grosso pubblico che ha capito o capirà, ma di chi non se ne intende, ho preferito evitare questo pericolo, spiegando personalmente agli spettatori che affollavano già la piazza, le ragioni tecniche che ci impedivano di continuare. 

Ora, l'assessore Campana si è impegnato pubblicamente di fare effettuare un concerto ai ragazzi senza di me, mettendomi... in castigo, ma sempre diretto da Sylvia Pagni. Ben venga!  Il futuro deve essere dei giovani, come ho sempre sostenuto da una vita, occupandomi, ma con serietà, di giovani del calibro di Rita Pavone, Claudio Baglioni, Enrico Montesano, Shel Shapiro, Edoardo Vianello... Ma bisogna però dare loro la possibilità di ben figurare, dopo aver ben ampiamente provato con un più adeguato service».  «Senza rancore per chicchesia, mi congedo provvisoriamente con rammarico dal pubblico teramano fino al momento in cui sarà possibile riprendere le trattative con il Comune per un mio grande concerto che cancelli l'inevitabile amarezza che mi pervade, a pochi giorni dal raggiungimento dei miei primi 84 anni. Viva Teramo!».

INFINE LA BENEDIZIONE.
Intanto lo stesso giorno, ma nel pomeriggio, si è celebrata la messa per Sant'Anna, protettrice della mamme, che si è conclusa con la benedizione, da parte del Vescovo Seccia di tutte le donne sia in dolce attesa che già mamme con i propri bimbi, animata simpaticamente da Don Paolo, parroco della chiesa di Sant'Antonio. Alemeno questo per placare gli animi.

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