Capoluoghi tagliati Brucchi il 22 a Roma con gli altri sindaci

Vogliono bloccare il riordino. Intanto il primo cittadino incontra Cialente e Del Corvo per il passaggio all’Aquila

TERAMO.

E' fissato a giovedì prossimo, nella sede di Roma dell'Anci, l'associazione dei Comuni italiani, il primo incontro tra i rappresentanti dei capoluoghi soppressi dalla riforma del governo. La riunione, promossa dal sindaco Maurizio Brucchi, servirà a mettere a punto le iniziative contro il decreto legge di riordino delle Province. All'appello lanciato dal primo cittadino teramano hanno risposto i suoi colleghi di Asti, Mantova, Piacenza, Viterbo, Taranto, Prato, Crotone e Monza. A questi se ne aggiungerebbero altri, pronti a difendere i rispettivi territori contro un provvedimento che definiscono iniquo. «Stiamo tutti avvertendo in questi giorni il forte disagio che le nostre popolazioni stanno manifestando per il paventato taglio delle Province», scrivono i sindaci in un documento, «un disagio per la profonda incertezza che regna rispetto alla soppressione dei presidi istituzionali, con conseguenze inimmaginabili sul piano dell'economia territoriale, della sicurezza, dei servizi alla cittadinanza». L'incontro di Roma, che si terrà alle 15, dovrebbe preludere all'organizzazione di un'iniziativa di protesta davanti alla sede del parlamento in occasione del voto sul decreto di riordino. L'obiettivo è di bloccare il provvedimento, per cui la manifestazione potrebbe non essere necessaria se il dibattito alla Camera e al Senato imboccasse la strada voluta da Brucchi e dai colleghi. «Si sono già aperti spiragli interessanti in commissione», spiega, «continueremo a fare pressione sui nostri parlamentari». Nel frattempo Brucchi ha incontrato il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente e il presidente della Provincia Antonio Del Corvo per sondare le loro intenzioni in vista dell'eventuale accorpamento deciso dal governo. Dalla riunione è emersa la necessità di definire una piattaforma di interventi per la ridistribuzione di funzioni e uffici. Brucchi, dunque, avvierà una ricognizione su servizi, strutture e dipendenti che fanno capo all'amministrazione provinciale teramana per delineare un quadro della situazione e concordare le scelte. «Sono impegnato su tutte le soluzioni con forza e determinazione», conclude il sindaco, «a fronte del silenzio assordante del centrosinistra». (g.d.m.)

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