Caso Rasicci, la procura chiede l'archiviazione

L'inchiesta, senza nessun indagato, era nata dopo la presentazione di un rapporto della polizia stradale. Secondo l'accusa Rasicci avrebbe esercitato pressioni sulle autorità per la restituzione di una patente sospesa ad un amico del figlio. Il fatto risale all'agosto scorso

TERAMO. Caso Rasicci: la procura chiede l'archiviazione dell'inchiesta in cui è coinvolto Renato Rasicci, vice presidente Pdl della Provincia. L'inchiesta, senza nessun indagato, era nata dopo la presentazione di un rapporto della polizia stradale.

Secondo l'accusa Rasicci avrebbe esercitato pressioni sulle autorità per la restituzione di una patente sospesa ad un amico del figlio. Il fatto risale all'agosto scorso. Per la procura (il fascicolo porta la firma del procuratore Gabriele Ferretti e del pm Davide Rosati) gli accertamenti fatti non hanno fatto emergere nessuna ipotesi di reato. La richiesta di archiviazione è stata presentata qualche mese fa al gip.

Il giovane, un rappresentante di commercio, era stato fermato per controlli stradali e sottoposto all'etilometro che aveva accertato lo stato di ebbrezza: da qui la sospensione della patente. Rasicci era intervenuto perché nella comitiva controllata c'era anche il figlio ma, ha sostenuto, il suo intervento non era finalizzato a pressioni per la restituzione del documento di guida. Si era successivamente rivolto a prefetto per conoscere quale procedura attivare per chiedere la restituzione temporanea della patente prevista per alcune tipologie di lavoratori. (d.p.)

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