Casoli di Atri, il giovane idraulico non è morto di meningite

L'autopsia smentisce il pericolo di epidemia Forse lo ha stroncato una miocardite, oggi i funerali

ATRI. Luigi D’Egidio non è morto per una meningite. E’ un primo risultato dell’autopsia eseguita ieri pomeriggio dall’anatomopatologo Carmine Fortunato, responsabile del relativo servizio di Atri. Già ad una prima analisi è apparso evidente che non c’erano i tipici segni di meningite, ma poi i riscontri sul liquor, arrivati alle 21,30 di ieri sera, hanno dato la conferma: il liquido spinale non riportava tracce di agenti patogeni.

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A questo punto rimane da stabilire la causa della morte dell’idraulico di 32 anni di Casoli di Atri. Una morte repentina, avvenuta nella notte fra sabato e domenica. Certamente la febbre altissima– arrivata a 41 gradi – e il conseguente arresto cardiaco hanno fatto pensare a una meningite fulminante. Ma adesso si fa strada l’ipotesi di una gravissima forma di miocardite. Una diagnosi che dovrà essere confermata nei prossimi giorni, dai risultati di alcune analisi. Ma ci sono già degli indizi che fanno propendere per questa ipotesi. La miocardite è un'infiammazione del muscolo cardiaco in genere associata a infezioni virali, batteriche o fungine.Se la miocardite è grave, l’azione di pompaggio del cuore si indebolisce, e il cuore non sarà in grado di fornire sangue al resto del corpo. Possono formarsi anche coaguli, portando a un ictus o attacco cardiaco. E uno dei sintomi può essere anche la febbre.

Comunque sia, è stata una forma grave e repentina: i soccorritori del 118, chiamati dai familiari e arrivati alle 2,30 di notte hanno tentato di rianimare il giovane per 40 minuti. La Asl ha subito disposto l’autopsia. «Un riscontro diagnostico si imponeva, vista la giovane età», conferma il direttore sanitario della Asl, Maria Mattucci, che del primo risultato ha avvisato la questura e il servizio di epidemiologia e sanità pubblica, che ora non dovrà procedere all’indagine epidemiologica e gestire un’emergenza legata al pericolo di un’epidemia di meningite.

Oggi alle 15, nella chiesa di Santa Marina a Casoli si svolgeranno i funerali del giovane che lascia la fidanzata, la madre e le sorelle Katia e Luciana.

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