Chalet, i giudici del Tar sospendono la chiusura

E' salva l'estate per sette grandi stabilimenti, le reazioni del sindaco e di Tomei della Fab

SILVI MARINA. Estate salva per i 7 stabilimenti balneari che erano stati chiusi dal Comune per irregolarità ed abusi e che avevano poi fatto ricorso al Tar. Il tribunale amministrativo, infatti, dopo una prima sospensiva cautelare di nove giorni, ha confermato ieri ai balneatori la sospensiva in attesa della sentenza definitiva. In questo modo gli imprenditori balneari avranno più tempo per potersi mettere in regola.

Gli chalet in questione sono: Il Puntino, Mirage, Costa Verde, Bagni Al Sorriso, Paloma Beach, Agua e Marifà. Quest'ultimo, in realtà, era l'unico ad aver da subito ottenuto l'effettiva sospensiva, a condizione che la pratica per la sua regolarizzazione fosse evasa in tempi celeri dal Comune. A questo proposito, uno dei balneatori che hanno subìto il provvedimento di chiusura dell'attività e che hanno poi presentato ricorso al Tar si è rivolto al Centro per denunciare l'arenamento della propria pratica negli uffici comunali.  «Da giorni ho fatto protocollare in Comune tutta la documentazione necessaria per regolarizzare la mia posizione», riferisce il balneatore, che preferisce mantenere l'anonimato, «ma in municipio m'è stato detto che, essendo il funzionario preposto in malattia, nessun altro può firmare i documenti».

Cristiano Tomei
, segretario nazionale della Fab, fa rilevare che «ad un balneatore, che ha presentato tutta la documentazione per l'ottenimento dell'agibilità dello chalet, è stato detto che la sua pratica potrà essere esaminata solo tra il 10 ed il 15 luglio». Per questo la Fab torna a chiedere che in questa fase il Comune potenzi l'organico degli uffici che devono esaminare le pratiche degli stabilimenti balneari non in regola.

Dal canto suo il sindaco, Gaetano Vallescura, ritiene che l'ottenimento della sospensiva del Tar da parte dei balneatori sia «la conferma della proficua azione d'indirizzo dell'amministrazione. Arriva la dimostrazione che le delibere di giunta saggiamente indicavano di correggere la procedura dell'ufficio commercio da ritenersi ingiusta nei confronti di chi aveva il diritto di essere informato correttamente sulle procedure da avviare», afferma il sindaco, «rimane fermo, comunque, il nostro forte monito a tutti gli operatori turistici a regolarizzare ogni aspetto demaniale e urbanistico delle strutture».

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