Chiude il Cirsu, Comuni al contrattacco 

Giulianova diffida il Csa dal sospendere i servizi, Roseto individua un’area di stoccaggio nell’autoporto

GIULIANOVA. Il Comune di Giulianova ha formalmente diffidato il Consorzio stabile ambiente (Csa), gestore degli impianti di Grasciano, dal sospendere il servizio di raccolta dei rifiuti. Giovedì scorso, infatti, Csa ha comunicato ai Comuni la chiusura del polo tecnologico per lavori, richiesti dall’Arta, a partire da lunedì prossimo. La diffida, inoltrata per conoscenza anche a Regione ed Ecotedi, è partita giovedì stesso e, in sostanza, fa sapere che si ritiene inaccettabile l'indeterminatezza della gestione operata da Csa del polo tecnologico di Grasciano e dei relativi contratti in essere. Inoltre, nella diffida si evidenzia come le ragioni addotte da Csa per la chiusura degli impianti non possano costituire motivazione valida per la sospensione di tutti i servizi di conferimento. Il Comune, inoltre, ha fatto sapere che non intende sostenere costi aggiuntivi per il conferimento dei rifiuti appaltato al Csa, il quale è stato quindi diffidato dal sospendere il conferimento dei rifiuti biodegradabili, di quelli urbani non differenziati, dei medicinali, delle batterie e accumulatori, delle apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso, di carta e cartone e degli imballaggi. Per quanto riguarda l'organico, il sindaco Francesco Mastromauro ha firmato ieri l'ordinanza con la quale dispone il relativo conferimento alla Eco Consul di Ancarano per un costo di 125 euro a tonnellata più Iva senza costi aggiuntivi di trasporto, in quanto l'impianto stesso rientra nei 100 chilometri tra andata e ritorno.
Anche il sindaco di Roseto Sabatino Di Girolamo è stato costretto a un’alternativa per lo smaltimento dei rifiuti organici. «Ho dovuto fare un’ordinanza», dice, «con la quale creiamo un punto di stoccaggio provvisorio dei rifiuti organici nella zona dell’autoporto, dove c’è un’area attrezzata che può accoglierli temporaneamente. Ci hanno garantito che la chiusura del Cirsu dovrebbe essere solo per pochi giorni».
Non la pensa così il sindaco di Notaresco Diego Di Bonaventura che, grazie a un suo ennesimo esposto, è riuscito a far chiudere l’impianto di Grasciano. «Siamo a un punto di svolta forse», afferma Di Bonaventura, «dopo il mio ultimo esposto l’Arta ha riscontrato problemi sui filtri. Io chiedo alla Regione un atto di coraggio per fermare le lavorazioni in quell’impianto che non funziona come dovrebbe. Per il momento bisogna chiuderlo, si potrà ripartire solo quando sarà messo a norma e ci vorrà del tempo. Parlo non solo per i cittadini di Notaresco ma per tutta la provincia di Teramo: dobbiamo fare azioni che tutelano il territorio e la maggioranza dei cittadini». Notaresco ora dove andrà a conferire i suoi rifiuti? «Nell’impianto più vicino utile e a norma», conclude Di Bonaventura.(m.t.-l.v.)
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