La galleria commerciale dell'Ipersimply

TERAMO

Chiusura Ipersimply, a rischio anche i 5 negozi in affitto / VIDEO

Alle attività è stato concesso di rimanere fino a marzo. Oggi sciopero e manifestazione di protesta nel piazzale

TERAMO. La repentina chiusura dell’Ipersimply non mette solo sul lastrico le famiglie dei 53 dipendenti. A subire le conseguenze della scelta di chiudere quello che è stato nei fatti il primo ipermercato a Teramo sono anche le cinque attività commerciali poste all’ingresso del punto vendita di Piando d’Accio. Il negozio di telefonia Lagalla, il tabacchi, il bar, la parafarmacia e la lavanderia Lavaspeedy hanno ricevuto una Pec il 5 settembre in cui seccamente si comunica che il loro contratto di affitto si intende risolto il 4 marzo.

GUARDA IL VIDEO

Serrande abbassate all'Ipersimply
Il presidio dei lavoratori davanti al punto vendita di Piano d'Accio che chiuderà entro fine mese (video di Luciano Adriani)

«Non ci è stato spiegato nient’altro, nemmeno le modalità in cui si svolgerà la chiusura», spiega Marco Ruffini titolare del negozio di telefonia e apparecchi fotografici, «noi innanzitutto teniamo a rassicurare i nostri clienti che tutte le attività commerciali rimarranno aperte e in piena disponibilità del pubblico: abbiamo deciso all’unanimità che rimarremo qui. Certo è che l’annuncio della chiusura dell’Ipersimply ci sta danneggiando sotto diversi aspetti. Stiamo subendo una pessima pubblicità, i clienti sono disorientati ma noi li rassicuriamo che continueremo ad operare qui, anche perchè siamo fiduciosi che qualcuno subentrerà. Peraltro noi per ora sappiamo solo che per le restanti domeniche di settembre è stata disposta la chiusura».
Un dato di fatto è che continuare ad operare in una struttura in cui non c’è più il traffico dell’ipermercato sarà duro. «Noi abbiamo una nostra clientela fidelizzata, ma perderemo quella di passaggio, ci aspettiamo una riduzione variabile a seconda del tipo di attività, forse fino al 50%. Indubbiamente il danno è innegabile, ma da imprenditori dobbiamo vedere come risolverla. E noi abbiamo di continuare con sorriso: rimarremo aperti fino alla fine del contratto con l’Ipersimply, ma pensiamo anche dopo», conclude Ruffini.
Intanto oggi si terrà uno sciopero con un presidio dei lavoratori davanti all’ipermercato. E’ stato chiesto, su un evento appositamente creato su Facebook, anche ai clienti di dare la propria solidarietà. Intanto filtrano dettagli su quello che è stato proposto ai 53 dipendenti: il trasferimento nella zona di cui fa parte il punto vendita teramano, cioè da Forlì a Pescara. Una follia per i 38 part-time, tutte donne. Intanto la Filcams Cgil e la Fisascat Cisl hanno chiesto un incontro urgente al presidente vicario della Regione Giovanni Lolli, la presidente della Provincia Renzo Di Sabatino e al sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto.
©RIPRODUZIONE RISERVATA