Civitella, colpo in un'altra villa

Resta in carcere la banda sospettata di decine di furti nelle case

VAL VIBRATA. Una spirale preoccupante di furti e rapine più o meno riuscite che sta mettendo a dura prova il senso di sicurezza dei cittadini. A Tavolacci di Civitella del Tronto, qualcuno ha fatto irruzione in una villa ed è riuscito a portare via alcuni oggetti preziosi. Dall'abitazione dalla quale hanno sfilato anche le chiavi di un'Audi A6 della quale non c'è più traccia.

Intanto ieri, al tribunale di Teramo, si sono svolti i processi per direttissima a carico dei tre giovani extracomunitari arrestati dai carabinieri con l'accusa di furto e detenzione a fini di spaccio di stupefacenti. Il giudice ha accolto la richiesta di concessione dei termini a difesa per Daniel Islamaj di 25 anni e Besmir Barjumaj di 23, entrambi clandestini albanesi, nei confronti dei quali ha però stabilito la detenzione in carcere fino al 30 settembre, quando ci sarà il processo.

I due, in concorso, erano accusati di furto e rapina, reato materializzatosi quando è stata usata violenza contro i militari che li avevano bloccati con la refurtiva.

Su di loro grava il sospetto di essere gli autori di almeno una sessantina di colpi. Nei confronti di Endokly Borakaj di 28 anni, anche lui clandestino albanese, la condanna è invece di due anni e 8 mesi. Nei suoi confronti l'accusa è stata di detenzione a fini di spaccio di stupefacenti. In casa di una cittadina ceca che aveva ospitato i tre, sono stati trovati un chilo e mezzo di marjiuana e 15mila euro in contanti.

Il loro arresto è avvenuto poche ore dopo la tentata rapina ai danni di un noto gioielliere di Sant'Egidio che durante la colluttazione aveva ricevuto una sprangata alla testa ferendosi gravemente. I carabinieri stanno verificando se, davvero, gli aggressori dell'orefice volessero derubarlo o se il loro intento era quello di picchiarlo.

I carabinieri di Martinsicuro, più tardi, avevano individuato la coppia albanese autrice del furto in un'abitazione a Martinsicuro. In manette erano finiti Islamaj, Barjumaj e Borakaj oltre alla ragazza ceca Petra Metilckova di 24 anni che aveva offerto la propria abitazione come base logistica. Tutti dimoravano in un appartamento a Martinsicuro. I primi due albanesi, autori del colpo, avevano tentato la fuga sul lungomare di Martinsicuro. La pattuglia li aveva bloccati quando uno dei due malviventi ha ingaggiato una colluttazione con il brigadiere è riuscito comunque ad ammanettare il rapinatore. La refurtiva scoperta era composta da oro e denaro.

Durante la perquisizione al domicilio della ragazza ceca, sono stati rinvenuti il chilo di droga e i 15mila euro in contanti frutto della ricettazione di altra merce rubata. I carabinieri stanno verificando se la banda sia la stessa che ha messo a segno la rapina ai danni del gioielliere di Sant'Egidio oltre alla serie di furti in varie abitazioni.

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