Cologna, sosta selvaggia anche sulla pista ciclabile 

Nei fine settimana auto parcheggiate nell’area del Borsacchio vicino alla spiaggia Tacchetti: i posteggi ci sono e i vigili fanno le multe. I cittadini: non li vediamo

ROSETO . Macchine parcheggiate sulla pista ciclo-pedonale, diverse buste di rifiuti abbandonate, e auto che addirittura entrano dentro la riserva del Borsacchio. E’ la situazione che si presenta ogni fine settimana nella zona sud di Cologna Spiaggia, dove molti turisti preferiscono lasciare la propria auto sulla pista ciclo-pedonale anziché negli appositi parcheggi, con seri pericoli per le bici e i pedoni.
Negli ultimi anni la fruizione della spiaggia a Cologna è più che raddoppiata, soprattutto a sud dove sono presenti vari tratti di arenile libero, e i parcheggi, forse, non sono sufficienti. Secondo il vicesindaco Simone Tacchetti, però, i posti auto ci sono. «C’è un’area a sud vicino la rotonda, che ci ha concesso come ogni anno un privato», dice Tacchetti, «dove ci sono circa 200 posti per le auto, più i parcheggi sul lungomare, lato ovest, da via della Stazione fino alla rotonda a sud. Purtroppo c’è anche tanta inciviltà e allora alcuni lasciano le auto sulla ciclo-pedonale, dove però ieri i vigili urbani hanno fatto le multe. Abbiamo a disposizione anche un’altra grande area a nord, sempre concessa da un privato. Non possiamo pretendere altre aree da destinare a parcheggio». Ma alcuni cittadini che domenica pomeriggio erano al mare nella zona sud a Cologna, non hanno visto nemmeno un vigile passare. «Io sono stato tutta la giornata lì», racconta un cittadino, «e sinceramente non mi sembra di aver visto vigili urbani, quindi sulle multe fatte ho molti dubbi. Di certo è una situazione che deve essere regolamentata, non è possibile vedere ogni fine settimana questo caos». Altri, ieri mattina, hanno notato anche decine di buste di rifiuti, abbandonate sulla strada all’altezza della rotonda, a sud del lungomare. «Noi apprezziamo che i turisti scelgano la nostra spiaggia», dice un altro cittadino, «ma ci vorrebbe anche un pizzico di civiltà in più e non lasciare tutte queste buste abbandonate, e il Comune poi è costretto a pulire».
Oltre ai parcheggi selvaggi sulla pista ciclo-pedonale, c’è anche il problema delle auto che entrano nella riserva del Borsacchio tramite un “sentiero” ricavato negli appezzamenti di terreno della riserva, e che vengono parcheggiate a ridosso delle dune. «Domenica ne ho viste almeno una trentina», spiega Marco Borgatti, presidente delle Guide del Borsacchio, «purtroppo c’è questo sentiero aperto, privato, che viene usato per far passare i trattori ma che, a mio avviso, potrebbe anche essere chiuso da un cancello, che il privato può aprire all’occorrenza, ed evitare così il passaggio delle auto. Sono un pericolo per l’ambiente, per la flora e la fauna presenti all’interno della spiaggia della riserva del Borsacchio, ma anche una questione di civiltà».
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