Colonnella, il sindaco nomina se stesso dirigente comunale

COLONNELLA. Il sindaco assume se stesso al Comune di Colonnella per sopperire alla carenza di un istruttore direttivo agli Affari generali. Leandro Pollastrelli nomina la sua persona quale responsabile del servizio non avendo, in pianta organica, un livello D da impiegare né la possibilità, per ora, di procedere all’assunzione di personale tramite concorso pubblico. E allora? Pollastrelli ha fatto appello alla Bassanini che prevede per i Comuni fino a cinquemila abitanti di far svolgere le funzioni dirigenziali allo stesso sindaco.

Insomma, a Colonnella si rivive un po’ quello che è accaduto fino ai primi anni Novanta, quando l’allora ministro della Funzione pubblica modificò la norma sugli enti locali svuotando di ogni potere dirigenziale e di firma il sindaco, attribuendolo ai funzionari comunali con anni di servizio. «Fino alla mia nomina quale dirigente degli Affari generali», dice Pollastrelli, «l’incarico era stato ricoperto dal segretario comunale. Sono in attesa di fare la definitiva scelta del nuovo segretario e non appena perfezionato il tutto attribuirò nuovamente a lui la funzione. Nel frattempo, in via transitoria, svolgerò io le funzioni dirigenziali».

Dunque Leandro Pollastrelli fa il sindaco ed il dipendente-dirigente. Ma non percepisce doppio stipendio, gli resta quello dovuto quale primo cittadino. L’atto ultimo firmato dal sindaco-funzionario riguarda un residuo di somma da dare alla Piccola Opera Charitas di Giulianova che aveva ottenuto un’ingiunzione di pagamento dal giudice di pace per una prestazione non pagata. Alla prestazione dovevano essere aggiunti alcuni costi che non furono liquidati e Pollastrelli ha predisposto l’atto di determina per il saldo del dovuto. Insomma, ai sindaci parafulmine della politica di Governo spesso competono compiti gravosi esterni all’indirizzo amministrativo. A Pollastrelli tocca decidere cosa fare e preparare pure gli atti per darne esecutività.

Alex De Palo

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