Comune condannato, vince l’ex comandante dei vigili

Sant’Omero, il tribunale annulla la censura su cui poi si basò il licenziamento L’ente rischia di dover riassumere Pace e di dovergli pagare migliaia di euro

SANT’OMERO. Al dissesto finanziario si aggiungono ora le condanne inflitte al Comune di Sant’Omero . La prima delle diverse cause intentate dall’ex comandante della polizia locale, Vito Rocco Pace, è giunta a sentenza, con esito favorevole per il tenente licenziato all’epoca dell’amministrazione Pompizi. Il giudice del lavoro del tribunale di Teramo, Giuseppe Marcheggiani, ha infatti annullato la sanzione disciplinare della censura inflitta all’ufficiale di pubblica sicurezza dal segretario di allora del Comune.

Non solo, ma ha condannato l’ente e rimborsare a Pace anche le spese di giudizio per 1.800 euro. Non si conoscono ancora le motivazioni della decisione del magistrato che si sapranno agli inizi del nuovo anno non appena saranno depositate. Una batosta per il palazzo non tanto per l’effetto immediato sulle casse vuote del Comune, quanto piuttosto per le conseguenze a cui l’ente potrebbe esporsi.

La cancellazione della censura, infatti, potrebbe portare all’annullamento delle successive sanzioni che hanno determinato il licenziamento di Vito Pace, assunto nel giugno del 2009 con regolare concorso e licenziato nel 2011 per tutta una serie di addebiti mossi dall’ente nei suoi confronti, tutti impugnati da Pace. L’ufficiale della polizia locale oltre alla censura (provvedimento previsto per i dipendenti pubblici) ha subito altre sanzioni tra cui la sospensione dal servizio senza stipendio fino al licenziamento. Tutte impugnate perché ritenute illegittime. Ebbene, l’annullamento della censura potrebbe produrre un effetto domino per cui verrebbero ad essere invalidate tutte le altre forme sanzionatorie essendo la prima propedeutica alle altre e al licenziamento. Con quali effetti per le casse dell’ente? Devastanti.

Ed il palazzo inizia a tremare perché alla fine (entro il prossimo anno dovrebbe arrivare a sentenza l’impugnato licenziamento) rischia di pagare migliaia di euro a Pace fra risarcimento, stipendi arretrati, rivalutazione monetaria, interessi e riassunzione al comando dei vigili urbani. A cui si aggiungerebbero i danni morali, la perdita di chance, il danno da lucro cessante e quant’altro preteso. Più le spese legali e di giustizia. Si tratta di situazioni che il neo (sventurato) sindaco Andrea Luzii ha ereditato. E che certo non giovano alle casse di un Comune ufficialmente in dissesto.

Alex De Palo

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