Concerto-flop a Teramo, la Rei diffida l'assessore Lucantoni: "Mai presi 16mila euro"

La cantante esprime solidarietà ai teramani "mal governati" e "mal informati"

TERAMO Non si placano le polemiche sul Capodanno in piazza: Marina Rei interviene smentendo l'assessore alla cultura Francesca Lucantoni ed esprimendo solidarietà ai teramani «per essere così mal governati e mal informati». Corre su Facebook la querelle riguardante l'ultimo dell'anno in piazza Martiri, manifestazione stroncata per l'assenza di pubblico e definita da Pd e M5S uno spreco di denaro (40mila euro, di cui 16mila sarebbero andati a Rei). Ma la cantante non ci sta ad essere tirata in ballo nella polemica politica cittadina e ieri pomeriggio, sul social network, ha voluto togliersi qualche sassolino dalla scarpa.

«Mi trovo costretta a rispondere e a difendermi pubblicamente dalle accuse, del tutto infondate, che mi sono state rivolte», scrive Marina Rei, «ho già diffidato legalmente il Comune di Teramo nella persona dell'assessore alla cultura Francesca Lucantoni, di rettificare quanto nella sua dichiarazione del 16 dicembre, rispetto a un cachet di 16.000 euro, da me mai richiesto né percepito, e per la quale dichiarazione ho chiesto ripetutamente una smentita che è arrivata solo ieri. Peccato che ormai si era già consumata la solita sterile polemica mediatica». La cantante precisa come non abbia avuto la possibilità di far annullare il concerto o di farlo svolgere in un luogo al coperto, come chiesto più volte.

«Infine, ritengo profondamente scorretto riportare e travisare una normale incitazione dandone un significato negativo e denigratorio nei confronti dei Teramani presenti», continua Rei, in riferimento al fatto che durante il concerto aveva definito “mosci” i presenti, «che nonostante la temperatura e la situazione al limite della sopravvivenza, hanno partecipato al concerto e al seguito della serata fino alla fine». (s.p.)