Costrette a dormire in auto per mesi: avranno una casa 

Il Comune ha assegnato alle due donne un alloggio pubblico in via De Albentiis Potranno restare nell’immobile per sei mesi in attesa di un’altra sistemazione

TERAMO. Per otto mesi sono rimaste senza casa, costrette a dormire in macchina quando non hanno potuto beneficiare dell’ospitalità di parenti. Per Gabriella Scipioni, 60 anni, e la figlia Valeria di 30 l’umiliazione e il disagio di non avere un tetto sulla testa sono finiti. Il Comune ha assegnato loro un alloggio pubblico in via De Albentiis, recuperando i locali in origine adibiti ad appartamento del custode della vicina scuola oggi inagibile. È quanto stabilito da una determina dirigenziale che, su disposizione dell’amministrazione, ha reso disponibile l’immobile incaricando il settore edilizia residenziale pubblica di procedere all’affidamento. Le due donne potranno così restare nell’alloggio in questione per i prossimi sei mesi, in attesa di trovare una sistemazione alternativa. Il provvedimento stabilisce, inoltre, che l’assegnazione dell’immobile di proprietà comunale è rinnovabile previa verifica da parte dei Servizi sociali del perdurare dello stato di «fragilità sociale» delle destinatarie.
Gabriella Scipioni e la figlia Valeria erano finite letteralmente in mezzo alla strada a ottobre dell’anno scorso per effetto di una circolare del Viminale che ha imposto un giro di vite contro l’occupazione abusiva di alloggi pubblici. In base a questa disposizione, infatti, le due donne erano state costrette a lasciare l’appartamento Ater di viale Cavour nel quale avevano continuato ad abitare dopo la morte della madre di Gabriella che ne era legittima assegnataria. Nessuna delle due, dunque, aveva titolo per restare nell’abitazione e per questo sono state costrette a lasciarla. In mancanza di altro alloggio dove trasferirsi, le sfrattate hanno trascorso diverse notti in macchina prima di trovare riparo da alcuni parenti. Questa sistemazione, però, non poteva essere prolungata, per cui a metà febbraio madre e figlia si sono ritrovate di nuovo in strada e costrette a dormire ancora in auto. Della loro vicenda si è occupato Antonio Di Berardo, segretario provinciale del sindacato degli inquilini Sicet, che ha più volte sollecitato Comune e Ater a risolvere la grave situazione di disagio. Il caso è stato esaminato così dall’assessore all’edilizia residenziale pubblica Valdo Di Bonaventura che aveva prospettato proprio la possibilità di assegnare alle due donne l’alloggio di via De Albentiis. L’immobile, però, richiedeva interventi di sistemazione e l’allaccio delle utente. Perfezionati questi passaggi tecnici, dunque, è stata firmata la delibera dirigenziale che consente a Gabriella e Valeria di avere una casa.