L’odissea in ospedale

Costretto ad aspettare 3 mesi per farsi una Tac urgente

TERAMO. Esami impossibili alla Asl di Teramo. Il problema delle liste di attesa interminabili rappresenta un serio rischio per la salute dei pazienti. A testimoniarlo è la storia di un malato...

TERAMO. Esami impossibili alla Asl di Teramo. Il problema delle liste di attesa interminabili rappresenta un serio rischio per la salute dei pazienti.

A testimoniarlo è la storia di un malato teramano, raccontata dalla figlia. «Mio padre da tempo ormai ha disturbi non di poco conto. Ci siamo preoccupati e siamo andati dal medico di base», racconta la figlia, «che gli ha prescritto una serie di accertamenti. Da queste analisi è emerso un quadro clinico complicato, certamente non traquillizzante, per cui - visto che molti problemi sono intestinali - il medico ha prescritto una coloscopia e una Tac al pancreas. Prima abbiamo fatto la coloscopia, che ha confermato che per fortuna non c’è quello che temevamo all’intestino, ma contemporaneamente ha dato degli indizi sul fatto che il vero problema potrebbe essere al pancreas. Per cui, su espresso consiglio del gastroenterologo, ci siamo fatti fare una prescrizione con su scritto “urgente” della Tac al pancreas». Si tratta di un esame basilare per eliminare il dubbio che il malato abbia un cancro al pancreas.

«Il medico ci ha detto che è importante farlo subito», racconta la figlia, «ma probabilmente pensa di aver a che fare con un’altra Asl. Sono andata personalmente a prenotare la Tac urgente, e pensavo mi dessero l’appuntamento in pochi giorni. Invece l’impiegata mi ha detto subito che le Tac urgenti venivano eseguite dopo due mesi e mezzo. Erano i primi di maggio. Da allora siamo rimasti in attesa della telefonata della Asl, in quanto per gli esami urgenti l’appuntamento viene comunicato telefonicamente. Visto che la telefonata non arrivava, preoccupata per le sorti di mio padre che sta sempre peggio, sono tornata alla Asl per chiedere notizie. E mi hanno detto che adesso stanno chiamando quelli che hanno presentato la richiesta ad aprile. Quindi la Tac “urgente” a mio padre non sarà fatta prima di agosto». La figlia del malato peraltro non ha alternative. «Ho chiesto se si poteva fare in ospedale, ma a pagamento, e non è possibile», incalza, «penso che sia gravissimo non assicurare le prestazioni in tempi accettabili, tantopiù le urgenze. Si sa che il cancro al pancreas è uno dei più terribili e ritardare una diagnosi, e quindi una cura, di tre mesi mi sembra qualcosa di simile a una condanna a morte. Si sente parlare dell’importanza della diagnosi precoce e poi non si garantiscono le urgenze». Dai dati ufficiali Asl per le Tac all’addome non urgenti, con e senza mezzo di contrasto, bisogna aspettare dai 128 giorni dell’ospedale di Atri ai 205 di Teramo.

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