Crisi infinita, tremila nuovi cassintegrati

Confindustria: «Lo scenario è sempre più preoccupante per l'occupazione»

TERAMO. Industrie teramane in balìa della tempesta. Salvatore Di Paolo, presidente di Confindustria Teramo, questa volta è parco di parole. Ma da ogni frase trapela una seria preoccupazione per il futuro del sistema produttivo teramano.

«Il 2010 è stato ancora un anno negativo per la nostra economia. Si pensava a un'inversione di tendenza, non è stato così», esordisce Salvatore Di Paolo, che fa rilevare come, sia a livello nazionale che locale, i dati siano peggiorati. E in questi primi giorni del 2011 non va meglio, anzi. «Il dato ancora più negativo», aggiunge Nicola Di Giovannantonio, direttore di Confindustria Teramo, «lo ricaviamo dall'andamento dei primi 20 giorni del 2011 all'interno della nostra associazione: ci sono 20 aziende che hanno fatto ricorso alla cassa integrazione ordinaria per 517 dipendenti, 19 alla straordinaria per 1.600 dipendenti. Non basta: 13 aziende hanno fatto ricorso ai contratti di solidarietà per 974 dipendenti e 2 hanno attivato procedure di mobilità per 18. A tutto questo va sommata una difficoltà di accesso al credito sempre più evidente e un elevato indebitamento delle imprese. Anche sotto questo punto di vista c'è preoccupazione per una tendenza al rialzo dei tassi di interesse». Sono tremila i lavoratori messi, a diverso titolo, in cassa integrazione in provincia nei primi 20 giorni dell'anno.

Insomma, le imprese non riescono a tirare il fiato. «Per imprese e famiglie la crisi è pesante», aggiunge Di Paolo, «il numero delle imprese che hanno fatto ricorso alla Cigs nel 2010 è aumentato: l'apparato produttivo non ha ripreso a sufficienza e, quei deboli segnali che sembravano intravedersi, non sono stati in grado di incidere in modo significativo sullo stato generale. Si stanno pericolosamente allungando i tempi di permanenza in cassa integrazione di numerosi dipendenti e, nel breve-medio periodo speriamo che le risorse economiche siano sufficienti alla copertura degli ammortizzatori sociali messi in campo da governo».

Un'affermazione che la dice lunga sulle prospettive. «Nei primi tre mesi del 2011, si stima, restano negative le aspettative delle imprese riguardo alle assunzioni. La dinamica dei consumi continua a essere frenata per le difficoltà connesse al mercato del lavoro. Le imprese che hanno fatto ricorso alla cassa integrazione straordinaria sono transitate prima per la cassa ordinaria e ogni mese che passa lo scenario diventa sempre più preoccupante, soprattutto dal punto di vista occupazionale».

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