Crognaleto, bambino precipita da una cascata

Quarto incidente alle Cento Fonti in pochi mesi. Il piccolo, 10 anni di Cremona, è scivolato sui massi durante l’escursione con la famiglia a Cesacastina

CROGNALETO. E’ in quarto incidente causato dal fascino delle cascate alle Cento Fonti, in pochi mesi.

Questa volta il ferito è un bambino di 10 anni di Soncino, vicino Cremona. Il piccolo, A.F.P., con il fratello e i due genitori, stava facendo l’avvincente escursione che da Cesacastina porta alle Cento Fonti. Erano le 13,30 quando il bambino repentinamente ha deciso di abbandonare il sentiero per vedere da vicino le cascate. E’ stato un attimo: si è avventurato sui lastroni di pietra percorsi dall’acqua. Lastroni molto insidiosi perchè scivolosi. Tant’è che il Comune di Crognaleto ha fatto sistemare parecchi cartelli che avvisano del pericolo e invitano a tenersi lontani dai lastroni. Ma spesso vengono ignorati.

E così il piccolo è caduto in acqua, precipitando giù per una cascata. Ha fatto un volo di circa 7 metri, battendo il viso contro le rocce. La caduta è stata violenta e il piccolo in un primo momento ha perso i sensi. Il padre, che ha assistito impotente alla scena, ha reagito immediatamente e si è tuffato in acqua nel punto più vicino al figlio. Con incredibile lucidità e con la forza della disperazione l’ha preso in braccio e l’ha portato fuori dall’acqua, evitando che facesse altri salti. L’ha poi disteso in una radura e ha chiamato il 118. Si è immediatamente alzato in volo l’elicottero del 118 daPreturo, che in 10 minuti è arrivato sul posto. Qui sono scesi con il verricello il tecnico di elisoccorso del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico Pino Sabbatini seguito dal medico del 118 , Tullio Pozone, che ha riscontrato al ragazzo una profonda ferita sul labbro e traumi facciali.

Il giovane escursionista è stato sistemato su una barella e quindi recuperato con il verricello e trasportato all’ospedale di Teramo a bordo dell’elicottero (pilota Giammarco Zavoli, tecnico Andrea Romano , infermiere Giuseppe Serpetti).Il ragazzo è arrivato al pronto soccorso del Mazzini alle 14,40. E qui è stato subito sottoposto a una serie di accertamenti da cui è emerso che ha la frattura della mandibola, ma non ha riportato un vero e proprio trauma cranico. Il bambino è adesso ricoverato in pediatria, tenuto costantemente sotto controllo dagli specialisti dei reparti di neurochirurgia e di chirurgia maxillofacciale. Nei prossimi giorni sarà operato per comporre la frattura.

Fra i diversi incidenti accaduti alle Cento Fonti il più tragico è avvenuto a fine maggio, quando ha perso la vita Antonio Di Fabio, di Penne. Il 42enne infermiere a Reggio Emiliaera fuggito dal terremoto per tornare a Penne dalla sua famiglia con la moglie incinta di otto mesi. Ma è morto precipitando nella stessa vallata dei monti della Laga, mentre faceva un’escursione .(a.f.)

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