Crollano altre abitazioni a Ponzano, il sindaco chiede le casette di legno

Cristina Di Pietro scrive al capo della Protezione civile: «Servono i soldi per risarcire gli sfollati». Il fronte avanza di un metro al giorno, l’area coinvolta dallo smottamento è di quaranta ettari

CIVITELLA DEL TRONTO. La signora Silvana ha 63 anni e una casa che non c’è più. Perchè la frana la trascina a valle, la spinge inesorabilmente in avanti aprendo mura e vite. Per lei e per tutta la gente di Ponzano il sindaco chiede le casette di legno. Mentre il fronte avanza alla velocità di un metro al giorno interessando un’area di quaranta ettari in uno scenario ormai da catastrofe con le abitazioni che crollano come in un terremoto, il primo cittadino di Civitella Cristina Di Pietro si appella al capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, ai parlamentari, al presidente della Regione Luciano D’Alfonso «perchè ci aiutino da subito garantendo copertura normativa e finanziaria per gli interventi, risarcendo le persone che hanno perso tutto».

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E da subito il sindaco chiede le casette di legno. «Perchè bisogna evitare lo spopolamento, perchè la gente vuole restare qui anche se sta perdendo l’abitazione costruita con tanti sacrifici», dice l’amministratore appena rientrato dall’ennesimo sopralluogo, «ho scritto alla Protezione civile regionale e venerdì ho un primo incontro all’Aquila proprio per parlare della richiesta fatta per le casette di legno». Gli sfollati sono arrivati a 125, ma anche i numerosi sono in drammatica evoluzione visto che si teme possano esserci altri sgomberi. Il primo cittadino li elenca nella lettera a Curcio e agli altri. «Ci sono oltre quaranta ettari in movimento, 33 abitazioni sgomberate e irreparabilmente danneggiate, 98 cittadini in strutture d’accoglienza, due strade provinciali distrutte», scrive Di Pietro, «c’è stato un evento calamitoso che in poche ore ha cancellato una grossa porzione di Ponzano e che, per i danni rilevati ad abitazioni ed infrastrutture può essere del tutto assimilato agli effetti più severi delle scosse telluriche che hanno devastato il centro Italia».

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E' sempre emergenza frane a Ponzano di Civitella del Tronto: ora crollano anche le abitazioni. Ecco come è ridotta la strada provinciale che porta alla contrada (video di Luciano Adriani) L'ARTICOLO

E allora, chiede il sindaco, «serve una idonea norma che individui presupposti, procedure e copertura finanziaria per l’integrale risarcimento di tutti i danni subiti, valutando anche l’opportunità di uno specifico emendamento nel procedimento di conversione del decreto legge del 9 febbraio». Ovvero quello sul cratere. «Noi nel cratere ci stiamo già», dice l’amministratore, «e per questo penso ad un emendamento o ad un’altra forma. L’importante è che garantiscano al Comune copertura normativa e finanziaria perchè qui bisogna muoversi».

A undici giorni dai primi movimenti la frana continua inesorabilmente ad avanzare. Lo hanno confermato gli esperti del Cnr e della Protezione civile che hanno avviato i monitoraggi con particolari sensori. Un grosso muro di contenimento alla base del paesino, ormai diviso in varie zone rosse, viene costantemente tenuto sotto controllo. Per ora, sostengono i tecnici, il movimento è inarrestabile: si può solo monitorare per capire quando e come poter intervenire. Soprattutto nella parte alta, nel borgo che per ora resta abitato. «Aspettiamo di conoscere i risultati di questo monitoraggio», conclude Di Pietro, «soprattutto per capire cosa fare per le case che restano abitate nella zona alta della frazione».

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