D’Alberto contro la diffida Team «È fuori luogo, abbiamo pagato» 

Si inasprisce lo scontro fra il Comune e la partecipata, il sindaco si dichiara stupefatto dell’iniziativa E rivolto a Bozzelli dice: se va avanti così sarà necessaria una riflessione su ruoli e competenze

TERAMO . «Del tutto fuori luogo e fuorviante». Il sindaco Gianguido D’Alberto definisce così la diffida inviata dalla Team al Comune per il pagamento delle quote in sospeso per la gestione della raccolta dei rifiuti porta a porta.
«E’ fuori luogo perché assolutamente priva di fondamento visto che la somma è stata puntualmente accreditata», tiene a precisare il primo cittadino, «e fuorviante perché la notizia ingenera apprensione nei dipendenti e preoccupazioni nella città». D’Alberto fa sapere che il Comune ha emesso il 12 marzo il mandato di pagamento relativo alla fattura datata 31 gennaio 2019 e che la somma è stata liquidata mercoledì «perfino in anticipo rispetto alla tempistica prevista dei 60 giorni». La comunicazione del saldo, a detta del sindaco, è stata tempestivamente inoltrata alla dirigenza della società partecipata.
«Lascia pertanto basiti l’iniziativa del presidente Pietro Bozzelli», sottolinea il sindaco, «unico firmatario della lettera di diffida». D’Alberto si dice ulteriormente meravigliato perchè il presidente della Team «è il rappresentante designato dal Comune in una società a controllo pubblico e che in ragione di ciò dovrebbe dare la giusta attuazione, nell’interesse pubblico, agli indirizzi dell’amministrazione». Tra D’Alberto e Bozzelli, designato dalla passata amministrazione, è gelo profondo. «Sfugge al presidente che la società non ha ulteriori commesse oltre a quella del Comune di Teramo», fa presente, «situazione che dovrebbe indurre a una più attenta e moderata gestione dei rapporti, evitando in particolare fughe in avanti o esasperazione delle relazioni, da cui non possono che riverberarsi sottolineature che non concorrono alla causa di coloro che hanno a cuore gli interessi della società».
Il sindaco si richiama alla difesa degli interessi della collettività e dei lavoratori Team. «L’amministrazione comunale si sta adoperando per correggere nelle società cui partecipa» conclude, «uno stato di cose fortemente compromesso da gestioni assoggettate più a logiche di natura politica che all’interesse dei cittadini». É necessario, per D’Alberto, un chiarimento con la dirigenza della società. «La situazione necessita di un confronto aperto e franco tra l’amministrazione comunale e la governance della Team», osserva, «non è più possibile assistere al quotidiano lavorio di quest’ultima che si adopera con evidenza per arginare probabili difficoltà gestionali scaricando su altri le complessità derivanti da una problematica gestione delle regole e delle modalità che disciplinano la guida e la direzione della società». L’incarico di Bozzelli è a rischio. «E’ inevitabile che il reiterarsi di atteggiamenti di contrapposizione e contrasto imponga una seria e ferma riflessione», conclude D’Alberto, «e induca ad aprire l’eventualità di una rivisitazione di ruoli, attribuzioni e competenze».
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