TERAMO

Dalla truffa (con botte) dello specchietto agli arresti domiciliari

Provvedimento e braccialetto elettronico scattati nei confronti di 21enne teramano che fratturò la mandibola all'automobilista che si era rifiutato di pagare

TERAMO. Finisce agli arresti domiciliari (con il braccialetto elettronico) per le lesioni provocate all'automobilista a cui aveva tentato di spillare denaro con la truffa dello specchietto. Si tratta di un 21enne teramano a seguiti dei fatti avvenuti il 21 settembre in una via centrale e successivamente ai quali l’uomo era stato identificato e denunciato dagli agenti dell’ufficio volanti. Le accuse: lesioni aggravati, tentata estorsione e oltraggio a pubblico ufficiale.

Quel giorno il giovane arebbe simulato la truffa dello specchietto avvicinando un automobilista, dicendogli che durante una manovra gli avrebbe danneggiato lo specchietto retrovisore e chiedendogli per questo del denaro. Al rifiuto dell’uomo, che gli ha risposto dicendo che non aveva provocato nessun danneggiamento, il giovane lo ha aggredito con calci e pugni uno dei quali gli ha rotto la mandibola (per questo l’automobilista ha avuto una prognosi di 50 giorni).