Delitto Mazza, Bisceglia condannato all’ergastolo in appello

Donna uccisa e fatta a pezzi a Teramo: in primo grado l’uomo era stato condannato a 30 anni

TERAMO. La corte d’appello ha condannato all’ergastolo Romano Bisceglia, l’uomo accusato di aver strangolato e fatto a pezzi la sua ex convivente Adele Mazza. La sentenza , che riforma quella di primo grado che lo aveva condannato a 30 anni, è stata pronunciata qualche minuto fa al termine di una lunga camera di consiglio. La procura generale, associandosi al ricorso presentato dal pm teramano Stefano Giovagnoni , aveva chiesto l’ergastolo per Bisceglia, condannato a 30 anni di reclusione nel novembre scorso dalla corte d’assise di Teramo in quello che è stato il secondo processo di primo grado celebrato per il delitto Mazza (il primo, che si era concluso con l’ergastolo, era stato annullato per un vizio procedurale). Per la pubblica accusa – a cui si sono associate le parti civili rappresentate dagli avvocati Gennaro Lettieri e Renzo Di Sabatino – a Bisceglia vanno applicate le aggravanti della premedidazione e dei motivi abietti, esclusee dal giudice di primi grado. Per capire quale di questi aggravanti è stata accolta dai giudici di secondo grado bisognerà aspettare di conoscere le motivazioni preannunciate tra novanta giorni.©RIPRODUZIONE RISERVATA