Detenuti e studenti portano in scena tragedia di Eschilo

Il 26 lo spettacolo in carcere con i ragazzi del liceo Delfico Tra gli attori ci sarà anche l’assessore comunale D’Ignazio

TERAMO. Detenuti e studenti insieme portano in scena la tragedia greca di Eschilo "Le Eumenidi" sulla nascita del tribunale e della giustizia. Martedì 26 novembre alle 10.30 la rappresentazione teatrale si terrà nella casa circondariale di Castrogno. Il progetto ricorda la storia raccontata nel 2012 dai fratelli Taviani nel film "Cesare deve morire", ovvero la messa in scena del Giulio Cesare di Shakespeare da parte dei detenuti di Rebibbia. L'iniziativa del liceo classico Delfico, in collaborazione con il carcere cittadino, ha tuttavia un merito in più: quello di mettere in contatto due mondi, i giovani e chi si trova recluso per scontare una pena. Molteplici dunque i benefici dell'evento: una finalità di prevenzione e di condivisione di responsabilità tra gli studenti, una speranza di nuove possibilità tra i reclusi. Ed è proprio in un'ottica di avvicinamento alla società civile che il direttore della struttura penitenziaria Stefano Liberatore ha accolto l'iniziativa, che coinvolgerà 13 detenuti, come ha spiegato ieri insieme al comandante commissario Osvaldo Vaddinelli. La rappresentazione teatrale nel carcere, diretta dal regista Giuseppe Pizzogno, costituirà l'ultima fase del progetto "Di-ke giustizia sei?", a cura della docente Gabriella Liberatore, avviato lo scorso anno nel liceo Delfico indirizzo comunicazione: la riflessione sul tema della legalità è stata portata avanti non solo con la lettura dei classici, ma anche attraverso incontri con magistrati (i ragazzi si sono confrontati con Aldo Manfredi, consigliere della corte d'Appello dell'Aquila, e con l'ex giudice antimafia Giuseppe Ayala) e con la messa in scena, prima a Siracusa e poi in città, al teatro romano, della tragedia di Eschilo. Tra gli attori ci sarà anche l'assessore comunale alle politiche sociali Giorgio D'Ignazio nel ruolo di Agamennone, che ha annunciato: «Qualora ci fossero tutte le condizioni necessarie per replicare lo spettacolo al di fuori del carcere, l'amministrazione di Teramo metterà a disposizione gratuitamente il teatro comunale». Infine la preside dell'istituto Loredana Di Giampaolo ha reso nota un’ulteriore iniziativa realizzata insieme al carcere: gli studenti del liceo artistico Montauti dipingeranno pannelli per rendere più accoglienti i luoghi di incontro tra le detenute e i propri figli. (e.m.)

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