Di Bonaventura, insidia per Costantini 

Parte del centrodestra sonda la disponibilità dell’ex presidente della Provincia a candidarsi a sindaco al posto dell’uscente

GIULIANOVA. Sono giorni di fuoco, questi, sia per il centrosinistra che per il centrodestra giuliesi a poco più di due mesi dalle elezioni amministrative. A sorpresa spunta un altro nome nel centrodestra giuliese, oltre a quello dell’uscente Jwan Costantini, come papabile candidato sindaco. Si tratta dell’ex presidente della Provincia ed ex sindaco di Notaresco, da qualche mese esponente di Fratelli d’Italia, Diego Di Bonaventura. La voce circola da alcuni giorni negli ambienti vicini al partito della Meloni: venerdì scorso Di Bonaventura avrebbe avuto un incontro di natura politico-conviviale a Notaresco con alcuni esponenti della politica giuliese e provinciale proprio per valutare questa eventuale possibilità. Una sorta di colpo di scena, quando i giochi sembravano ormai fatti: il sindaco uscente Costantini è attualmente in piena corsa per la riconferma. Il sostegno delle nove liste in suo supporto, fra cui quelle dei partiti di centrodestra come Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega (partito di cui è ancora segretario provinciale), è stato ufficializzato ai primi di gennaio, in un evento nella sala Kursaal, alla presenza dei coordinatori delle liste, dei dirigenti dei partiti e del governatore Marco Marsilio. Ma, evidentemente, in questa coalizione l’accordo sulla designazione del sindaco uscente non è unanime.
Per quanto riguarda Diego Di Bonaventura, è stato candidato con Fratelli d’Italia alle elezioni regionali del 10 marzo scorso, ma non è stato eletto all’Emiciclo per alcune centinaia di voti, mentre a Giulianova ha ottenuto un risultato apprezzabile, totalizzando quota 600 preferenze. Resta da capire come si colloca questa eventuale candidatura a sindaco di Di Bonaventura, che è originario di Notaresco, ma abita con la famiglia a Giulianova. Al momento tre sono le ipotesi: la conferma di Costantini alla guida di tutta la coalizione di centrodestra, Di Bonaventura al suo posto o (più difficilmente) una spaccatura dell’area, con doppia candidatura. Di Bonaventura, contattato più volte dal Centro per chiarire la propria posizione, non ha mai risposto al telefono.
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