Drag queen, licenziamento bis

L’azienda contesta un’altra esibizione del commesso durante la malattia.

TERAMO. Licenziamento bis per il commesso che si esibisce come drag queen, un caso diventato ormai nazionale. Esattamente venti giorni dopo la prima lettera con cui l’azienda gli contestava di essersi esibito durante un periodo di malattia, Giuseppe ha ricevuto una seconda lettera di licenziamento (datata 14 gennaio) con cui gli viene addebitata un’altra esibizione come drag queen, sempre durante il periodo in cui era in malattia per i postumi di un incidente stradale. «Questa volta l’episodio a cui si fa riferimento è palesemente falso», spiega Sigmar Frattarelli, il legale del commesso che nei giorni scorsi ha presentato il ricorso al giudice del lavoro del tribunale di Teramo chiedendo il reintegro del lavoratore e un risarcimento danni, «in quella data, cioè il 4 dicembre, Giuseppe non si è mai esibito nel locale di Giulianova che viene citato nella seconda lettera di licenziamento. Nel ricorso al giudice abbiamo impugnato entrambi i provvedimenti, chiedendo la procedura d’urgenza. Rimaniamo convinti che si tratti di un provvedimento illegittimo e per questo ne chiediamo la revoca».

La prima udienza, molto probabilmente, si terrà a fine febbraio, anche se fino a ieri non era stata ancora fissata. E intanto il giovane commesso originario di Salerno, ma da tempo residente sulla costa teramana, ieri mattina si è esibito in diretta nel corso di “Mattino cinque”, la trasmissione di Canale cinque condotta da Federica Panicucci che l’ha intervistato. Giuseppe, 34 anni, in arte Lady Limocella, ha ribadito di non essere un trans né un travestito ma un artista. «Ho ricevuto molta solidarietà da amici e clienti, che hanno fatto un gruppo per me su Facebook», ha detto Giuseppe, «sono convinto che il licenziamento sia stato un provvedimento di discriminazione sessuale perchè l’azienda sapeva che mi esibivo come drag queen».

La società, una catena commerciale di prodotti per la pulizia della casa con punto vendita anche a Tortoreto, attraverso il suo legale Sabatino Ciprietti, ha più volte respinto le accuse di discriminazione, ribadendo che il provvedimento di licenziamento è scaturito solo ed esclusivamente dal fatto che al momento dell’esibizione il commesso era in malattia. Ma per il legale di Giuseppe «la motivazione del licenziamemto è veramente incredibile e a sfondo palesemente discriminatorio. L’azienda si giustifica dicendo che il lavoratore, stando in malattia, non poteva esibirsi in discoteca.

Ma si tratta solo di un pretesto per poter licenziare poichè una semplice e brevissima esibizione canora in una serata, al di fuori dell’ orario di reperibilità, non può certo essere motivo di licenziamento e fa capire bene quello che è stato il reale motivo».
E sul caso del commesso hanno annunciato un blitz anche Le Iene. Gli inviati della trasmissione di Italia Uno potrebbero presentarsi vestiti da drag queen nel punto vendita di Tortoreto dove fino a qualche mese fa Giuseppe lavorava come commesso.