Economia, l'allarme della Cisl: "I teramani sono alla fame"

Per il segretario Scuteri i milioni previsti da area di crisi, Masterplan e programmazione comunitaria non vanno sprecati: "Serve una task-force che eviti lo sperpero e coinvolga anche i sindacati"

TERAMO. Tra area di crisi industriale complessa, Masterplan e programmazione comunitaria 2014-2020 una pioggia di milioni sta per arrivare nel Teramano. La Cisl provinciale con una nota del segretario Antonio Scuteri interviene sull’argomento e, nel ricordare con una serie di dati impressionanti quanto la crisi abbia colpito l’economia del territorio e i redditi delle famiglie, propone di «costituire una "Task force" in Provincia con il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali per sostenere le Imprese, l'occupazione e il reddito delle famiglie» e annuncia: «La Cisl vigilerà per evitare lo sperpero delle risorse che spesso si annida dietro le progettazioni e le attività formative».

Scuteri attribuisce ai soldi in arrivo un’importanza epocale perché, scrive, «la provincia di Teramo è in piena emergenza produttiva, economica, sociale ed occupazionale e se non si porrà immediato rimedio la strada imboccata ci porterà verso il baratro. I vantaggi finanziari offerti dal riconoscimento della Val Vibrata come "Area di crisi industriale complessa" , dal Masterplan e dalla programmazione comunitaria 2014-2020, rappresentano un passo fondamentale e una opportunità da non perdere per sostenere lo sviluppo dell'intero territorio teramano, per tentare così di iniziare ad uscire da una crisi che ogni giorno che passa produce disuguaglianze sempre più odiose, gravi processi di emarginazione che acuiscono ulteriormente il divario tra ricchi e poveri e generano un malessere sociale serio e diffuso».

La Cisl sciorina alcuni dati sulla provincia di Teramo:«Il29% delle famiglie ha un reddito sotto la soglia di povertà (meno di euro 1.000 al mese). Non riescono più a superare la metà del mese, ad avere una dignitosa vita sociale, a curare gli anziani e a far studiare i propri figli all'università.Il 75% degli anziani hanno una pensione "da fame" che non supera le 750 euro mensili. I pensionati al minimo anche quest'anno hanno avuto un aumento vergognoso di 22 centesimi al giorno. Il tasso di disoccupazione giovanile (15-29 anni) è pari al 27,9%. I giovani sono alla disperata ricerca di una occupazione che, quando va bene, tre volte su quattro, offre un lavoro flessibile e sottopagato. Tanti, una volta laureati, sono costretti, per trovare lavoro e costruirsi una famiglia, ad emigrare verso altre regioni. Il numero delle persone in cerca di occupazione iscritti ai Centri per l'Impiego supera le 15.000 unità (in gran parte giovani, donne e ultracinquantenni); il tasso di disoccupazione è pari al 13%. Il sistema produttivo è completamente destrutturato con centinaia di fabbriche che hanno chiuso i battenti e con 11.573 lavoratori interessati dagli ammortizzatori sociali (cassa integrazione, mobilità, ecc.), questi ultimi difficilmente rientreranno nel posto di lavoro. Negli ultimi 11 mesi del 2015 sono state autorizzate oltre 5,5 milioni di ore di ammortizzatori pari al 28% del totale della regione. Di queste ben 3,5 milioni (64%) sono di Cigs (cassa integrazione straordinaria), che come sappiamo rappresenta l'anticamera della chiusura di aziende e del licenziamento dei lavoratori».

La Cisl ritiene dunque che «non bisogna perdere tempo, ma agire, affinché la mole di risorse a disposizione, a partire da quelle per l'Area crisi complessa, possano essere utilizzate celermente per rilanciare prioritariamente l'industria manifatturiera (che solo pochi anni fa rappresentava da sola il 38% del Pil provinciale e, addirittura, il 42% degli addetti, a fronte di una media nazionale del 32%.) nonché l'agricoltura, la pesca e le aree interne».

La Cisl ha chiesto, quindi, al presidente della Provincia di costituire una task-force «per evitare, come troppo spesso accade, la gestione delle risorse tra pochi intimi e che veda, quindi, anche il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali dei lavoratori».(red.te)

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