Emergenza gas a Teramo, attivata la cucina da campo L'appello: "Restate a casa per agevolarei riallacci"

Fornitura in ripristino in 6mila delle oltre 21mila utenze fuori uso. In funzione la cucina da campo in largo Madonna delle Grazie: fornirà 600 pasti a pranzo e cena

TERAMO. E’ una Pasqua da scrivere negli annali. Una Pasqua in cui le mazzarelle e l’agnello cacio e ovo rischiano di rimanere un lontano oggetto di desiderio. E’ l’effetto del taglio improvviso della fornitura di gas a 21.348 utenze fra Teramo e Torricella. L’emergenza è scattata giovedì alle 18,45 quando sono arrivate al centralino dei vigili del fuoco le prime segnalazioni, in poco più di un’ora le 20.500 utenze di Teramo (salvi i quartieri di Colleparco e Cartecchio) e le 800 e oltre di Torricella erano a secco. Il ripristino delle utenze procede a ritmo serrato, ma non senza problemi. Ai cittadini residenti nelle zone in cui si stanno riallacciando le utenze (che trovate in questo stesso pezzo alla voce: il ripristino) la prefettura raccomanda di restare a casa per agevolare le operazioni.

LE CAUSE. Il punto della situazione è stato fatto ieri mattina in prefettura in un vertice con il prefetto Valter Crudo, il sindaco Maurizio Brucchi, il questore Giovanni Febo, altre forze dell'ordine e vigili del fuoco, oltre ai responsabili della 2i Rete Gas Spa, che ha in gestione la rete di distribuzione del gas a Teramo da poco più di 15 giorni. «Non sappiamo ancora che cosa sia accaduto», ha affermato il responsabile dipartimento del centro Italia Andrea Vallebona, «all'improvviso ci siamo trovati senza pressione. L’assenza di gas in ingresso alla cabina di 2i Rete Gas è stata causata da un disservizio, non previsto e non comunicato, sul metanodotto di trasporto gestito dalla Società Gasdotti Italia. Dalla Sgi attendiamo risposte, ufficialmente non ci hanno detto niente. E’ certo che chiederemo i danni, tutto questo ci costerà dei soldi».

IL RIPRISTINO. I tecnici spiegano che il gas adesso è tornato nella centrale di contrada Carapollo. Ma non viene reimmesso nella rete per una questione di sicurezza. «Ogni utenza deve essere riattivata singolarmente, per cui i tecnici verificheranno personalmente che la valvola del contatore di ogni utenza sia disattivata, per poi procedere alla riattivazione», ha spiegato Crudo. Gli operatori saranno muniti di tesserino e per evitare che malintenzionati sfruttino l’emergenza per entrare nelle case le forze dell’ordine hanno intensificato i controlli. Stanno operando sull’impianto circa 70 tecnici della 2i Rete Gas, provenienti anche da altre aree operative del centro e sud Italia. La rete interessata dall’interruzione è stata suddivisa in 46 sottozone che verranno gestite progressivamente - nell’arco di 4-6 giorni - dando priorità, là dove tecnicamente possibile, alle forniture sensibili.

Già ieri sera il metano è tornato nelle case di Collurania,Bivio Miano e Villa Romita, per un totale di 100 utenze circa. Oggi sono state riattivate le utenze di Via Tripoti Campo Scuola, Via Gammarana/ Via del Tiro a Segno, Villa Viola, Colleparco/Università, Cannelli, Castrogno/Scapriano Alto, Collurania, Teramo 2 – Bivio Miano, Villa Romita, Madonna delle Grazie-via De Albentis. Tra oggi e domani saranno riattivate: zona San Berardo/Villa Mosca, Via Savini-Circonvallazione Spalato, Corso De Michetti-via Nicola Palma- C.ne Ragusa, via dei Cappuccini - Trento e Trieste - San Giuseppe - C.ne Spalato - via Di Paolantonio, via G. Milli - Corso San Giorgio - viale Mazzini, via Veneto, corso San Giorgio – C.ne Ragusa – via N. Palma, viale Bovio – via Rischiera – via N. Dati.

La prefettura ricorda che prima di accedere il gas è opportuno attendere l'arrivo del tecnico incaricato.

«La scelta delle zone è stata determinata solo dalla strutturazione della rete del metano», spiega Brucchi, «i tecnici ripristineranno la fornitura nelle abitazioni in cui riusciranno ad entrare, nelle altre lasceranno un cartello con i numeri di telefono da chiamare. E' da evitare assolutamente l'autonoma riattivazione dell’impianto». Stamattina si saprà quali altre zone riavranno la fornitura nel pomeriggio.

LA CUCINA DA CAMPO. E’ arrivata ieri pomeriggio dalla Val Trigno, in largo Madonna delle Grazie, una cucina da campo che sarà gestita dalla Protezione civile. La cucina può garantire pasti caldi: già ieri sera è entrata in funzione e ne ha distribuiti un centinaio. Da oggi a pranzo è in grado di fornire 5-600 pasti, ovviamente da asporto. «Ci siamo approvvigionati di derrate alimentari per assicurare il servizio nei prossimi giorni», osserva il sindaco che precisa anche come «le spese che il Comune sosterrà dovranno essere riconosciute. E non solo le nostre: saremo vicini a tutti gli imprenditori che hanno subito danni».

OSPEDALE E CASA DI RIPOSO. La Asl si è attivata subito, appena è scattata l’emergenza e ha ottenuto una consegna rapida di gas liquido avvenuta attraverso un “carro bombaiolo”. La casa di riposo De Benedictis ha invece supplito alla mancanza di acqua calda «con una procedura di emergenza», spiega il direttore del personale del consorzio Futura Gabriele Marcellini, «abbiamo lavato i 240 ospiti con prodotti speciali, schiume che non richiedono l’uso dell’acqua. Sono prodotti molto costosi, oltre che di difficile reperimento. Per evitare ulteriori disagi agli anziani - a cui peraltro abbiamo distribuito molte coperte perchè sentono freddo - speriamo che la fornitura venga ripristinata in tempi brevi».

I NUMERI UTILI. Per qualsiasi segnalazione i cittadini possono chiamare i numeri attivati in prefettura (0861. 259412 – 0861.259604, giorno e notte) e dal Comune di Teramo (0861.324317, nella fascia oraria 7-21). C’è poi il numero delle emergenze della 2i Rete Gas: 800.900.806.

©RIPRODUZIONE RISERVATA