Esce dall'ospedale e muore L'autopsia: rottura dell’aorta

Tre medici indagati per l’imprenditore deceduto qualche ora dopo essere stato dimesso dal presidio di Atri. La procura vuole accertare se vi è stata fatalità o negligenza

ATRI. E’ il primo punto fermo di un’inchiesta che dovrà chiarire perchè un uomo è morto poche ore dopo essere stato dimesso dall’ospedale di Atri. L’autopsia ha accertato che Fernando Amelii, 71enne imprenditore edile di Pineto, è deceduto per un tamponamento cardiaco provocato dalla rottura dell’aorta. L’esame, disposto dal pm Andrea De Feis, è stato eseguito ieri pomeriggio dal medico legale della clinica universitaria di Chieti Cristian D’Ovidio. Sono stati fatti anche dei prelievi di tessuti che prossimamente saranno sottoposti ad esami istologici.

Obiettivo della procura è quello di accertare se sia trattato di una tragica fatalità o se ci siano state eventuali responsabilità o negligenze da parte dei medici che hanno preso in cura l’uomo. Per ora il pm ne ha iscritto tre nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio colposo: un atto dovuto, in presenza di un accertamento irripetibile come un’autopsia, che consente a tutti di nominare un proprio consulente per assistere all’esame.

Amelii è morto nella notte tra giovedì e venerdì nella sua abitazione di Pineto, poche ore dopo essere stato dimesso dall’ospedale.

Nel pomeriggio di giovedì l’uomo si era presentato al pronto soccorso dell’ospedale di Atri con forti dolori alla testa e un generale senso di malessere. Era stato visitato e sottoposto ad una Tac per accertare l’origine della cefalea, ma dagli esami diagnostici non sarebbe emerso niente di particolarmente rilevante, nè sarebbero stati evidenziati altri problemi. Conclusi tutti gli accertamenti il 71enne è stato rimandato a casa dai medici i quali non hanno ritenuto che avesse una qualche patologia particolare o che comunque non ci fosse una situazione di emergenza tale da giustificare ulteriori accertamenti o un ricovero. L’uomo, quindi, è tornato a casa, ma nella notte la situazione è precipitata: l’imprenditore si è sentito ancora male ed è morto nel giro di pochi minuti. Inutili sono stati i soccorsi dei familiari che hanno immediatamente chiesto aiuto, ma quando l’ambulanza del 118 è arrivata per l’uomo non c’era più nulla da fare. La famiglia dell’imprenditore ora chiede chiarezza e per questo ha presentato una denuncia ai carabinieri. Atto che ha fatto immediatamente scattare l’inchiesta della procura che ha disposto l’autopsia. Ieri, a conclusione dell’esame, il pm ha dato il nulla osta alla sepoltura e oggi alle 15 nella chiesa di Sant’Agnese si svolgeranno i funerali dell’uomo.(d.p.)

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