Ex campo Menti La giunta blocca tutto e rivede il progetto

Nereto, il primo lotto con il campo di calciotto è ultimato ma il Comune vuol cercare di migliorare il secondo

NERETO. Pronto il campo di calciotto nell’ex campo sportivo “Romeo Menti” di Nereto. E’ la prima opera dei due lotti di cui si compone il progetto ad essere riconsegnata. Si tratta di un rettangolo di gioco che l’amministrazione conta di poter far fruire molto presto anche se mancherebbero, attorno, le opere necessarie a garantire la piena fruibilità. Dunque, è stata poca l’attesa per le piccole formazioni calcistiche non agonistiche presenti sul territorio alcune delle quali, finora, sono state costrette a migrare altrove per disputare gli incontri di calcio.

Stop, invece, ai lavori che riguardano il primo lotto quello per cui è stato sbancato il terreno situato di spalle al centro storico. Uno stop determinato dalla riflessione necessaria all’amministrazione comunale di Nereto per rivisitare in parte il progetto. «Contiamo di rivedere, per migliorare, il piano di riqualificazione del Romeo Menti», spiega il sindaco, Giuliano Di Flavio, «secondo quelle che riteniamo essere le esigenze più vicine alla cittadinanza. Apporteremo alcuni ritocchi al progetto». In sintesi, il piano così come era stato congegnato dalla precedente amministrazione non risponderebbe completamente alle esigenze della collettività neretese. Il Pd di cui fa parte il sindaco, era fra quelli che non approvavano l’intervento promosso dall’amministrazione sullo storico campo di via Veneto. Di Flavio non dimentica come oltre 1900 cittadini dissero “no” al progetto redatto dalla passata amministrazione, con la raccolta di firme del comitato “Giù le mani dal Romeo Menti”. Ora quel progetto - prevede un auditorium e un museo della radio - è stato avviato, i lavori sono iniziati e l’unica cosa possibile da fare è rivedere l’opera. La posizione del sindaco era stata contestata dall’opposizione, in particolare dall’ex vicesindaco oggi capogruppo di opposizione, Daniele Laurenzi che parlava di sospensione illegittima. Contestazione ribattuta dallo stesso sindaco che, invece, prosegue sulla linea da lui stesso tracciata e condivisa dalla maggioranza.

Alex De Palo

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