Faiano, primo cantiere del terremoto 2009 

I lavori nella frazione di Montorio finiranno fra due anni. La proprietaria: basta che riparino la casa

MONTORIO. A 10 anni dal terremoto dell'Aquila a Faiano, piccolo centro a qualche chilometro dal capoluogo, è partito il primo cantiere di un aggregato a ridosso del centro storico del paese, ormai spianato a seguito delle demolizioni effettuate lo scorso novembre dal Genio militare di ben 16 unità abitative. E con l’abbattimento delle abitazioni a rischio crollo, indispensabile per la riapertura della vecchia strada provinciale 44 che collega il paese alla frazione di Colledonico, a distanza di 6 mesi partono anche i primi lavori di recupero di quel che resta.
Trecentonovemila euro è l’importo dei lavori, effettuati dalla srl Restaura e seguiti dagli ingegneri Gabriele e Valentino Di Felice Ardente e dall’architetto Marco Poltrone, la cui fine è prevista per il 18 giugno del 2021. Tradotto vuol dire che ci vorranno ben due anni prima che Iole Di Achille, 87 anni, possa rientrare nella sua abitazione che è una “B”, ovvero è una casa con un’inagibilità temporanea decennale. A fianco alla sua abitazione, infatti, c’è quella del figlio Francesco, che è una “E” con danni importanti, pertanto da abbattere. E quel muro comune fra le due case, le ultime due del paese, richiede sicuramente dei tempi più lunghi previsti dalla legge. Ma a Iole, che pur vivendo in un modulo abitativo provvisorio (map) dal 2010 ogni giorno si è affacciata a casa sua per controllarla, tutto questo sembra non importare. E indaffarata nel tirare fuori le ultime cose da portare via prima che entrino i muratori, con il sorriso sulle labbra risponde in dialetto: «Non mi importa quanto ci vuole, l’importante è che me l’aggiustino». Dopo 10 anni ciò che conta per Iole e per i pochi ancora rimasti nel piccolo borgo è che quelle poche case ancora in piedi vengano sistemate al più presto.
Catia Di Luigi
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