Falso invalido con il pass di una familiare morta

Sorpreso e multato dalla polizia municipale in un parcheggio riservato I vigili urbani: occupare i posti per i disabili è un fenomeno diffuso in questa città

TERAMO. Occupava il parcheggio riservato agli invalidi utilizzando il contrassegno scaduto di una familiare morta da più due anni. Gli agenti della polizia municipale di Teramo lo hanno sorpreso in uno stallo occupato abusivamente e multato in piazza Martiri della Libertà. All’autore è stata fatta una multa di 121 euro, ma ulteriori indagini sul titolo di proprietà e su eventuali comportamenti recidivi sono in corso da parte del comando per procedere con una denuncia alla procura della Repubblica. E il fenomeno dei falsi invalidi, o comunque degli automobilisti irrispettosi verso gli stalli riservati ai portatori di handicap, è un fenomeno tanto antipatico quanto frequente nel capoluogo teramano dove ogni giorno vengono elevate sanzioni per illeciti e abusi di persone non aventi diritto a parcheggi riservati alle fasce sensibili, quali disabili e pedoni. «A Teramo», come ha sottolineato il vice comandante della municipale Saverio Finocchi, «una percentuale che va dal 5 al 7 % circa delle multe viene comminata quotidianamente proprio per l’occupazione di parcheggi riservati ai portatori di handicap. Nonostante gli agenti siano molto severi e scrupolosi in questo tipo di indagine è tuttavia difficile dare un riferimento numerico sulle proporzioni del fenomeno che è all’ordine del giorno e che si concentra negli edifici sensibili: laboratori di analisi, Asl, studi medici, ospedali e farmacie».

Difficilmente rilevabili anche per via del fatto che i contrassegni rilasciati, nonostante le rivisitazioni del Comune a cui si presenta la domanda, hanno una validità di carattere nazionale e dunque le infrazioni vengono commesse spesso da cittadini residenti altrove ma che si appropriano abusivamente di una condizione di privilegio recandosi nel capoluogo per visite o accertamenti . «L’attività ispettiva del comando»,conclude Finocchi «si concentra particolarmente sugli abusi perpetrati nelle occupazioni improprie, particolarmente irriverenti quando colpiscono persone bisognose piuttosto che i normali stalli riservati al carico e scarico. Gli agenti sono inflessibili contro questo genere di illeciti, ma questo si scontra con le dimensioni numeriche del fenomeno molto esteso sui possessori e sulla validità del rilascio dei contrassegni che riservano tale diritto». (m.d.t.)

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