Fermato un rave party, quaranta denunce

Carabinieri e polizia interrompono il raduno ad Acquachiara. Niente droga, solo reati ambientali

TERAMO. Si erano radunati in montagna, nella zona di Acquachiara, a una decina di chilometri da Teramo, per dare vita a un rave party che presumibilmente sarebbe andato avanti per tutta la notte fino a questa mattina, ma il raduno è stato bruscamente interrotto dall’arrivo delle forze dell’ordine.

E’ accaduto intorno alle 19 di ieri e in quel momento al rave stavano partecipando circa quaranta ragazzi provenienti dal teramano, ma anche da altre zone. Sono stati tutti identificati e denunciati per reati di tipo ambientale dal momento che il rave si stava svolgendo nell’area del Parco Gran Sasso Monti della Laga, quindi in area protetta dove questo tipo di attività, anche per l’inquinamento acustico, non è consentita. La musica era sparata a tutto volume e le forze dell’ordine hanno trovato anche rifiuti abbandonati .

Il raduno era iniziato nel primo pomeriggio con l’arrivo alla spicciolata dei primi ragazzi che avevano iniziato ad allestire un piccolo palco e a montare l’impianto di amplificazione. Poco dopo è partita la prima segnalazione ai carabinieri quando il numero dei partecipanti è aumentato e la musica si è fatta più assordante. Sono quindi partite le pattuglie dei carabinieri, seguite da quelle della polizia, per andare a verificare cosa stesse realmente accadendo. In effetti all’Acquachiara c’era un rave, anche sedi dimensioni ridotte – di solito in questi raduni arrivano centinaia e centinaia di persone, con fiumi di alcol e tanta droga –– per cui i militari e gli agenti della polizia hanno iniziato ad identificare tutti i partecipanti per il successivo deferimento per reati ambientali. Non risultano denunce per droga né per altri reati. Intorno alle19 il rave è stato sciolto e tutti i partecipanti si sono allontanati. (cr.te.)

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