«Fondi europei, un’occasione perduta» 

Manuela Cardelli: il progetto dell’Asse urbano che ho redatto gratis per il Comune mi è stato scippato e ha perso efficacia

TERAMO. È una storia di occasioni perdute per la città quella che racconta al Centro nella lettera aperta che leggete sotto Manuela Cardelli, commercialista e revisore dei conti, specializzata in pianificazioni finanziarie, societarie e bancarie. Nel 2015 Cardelli – che alle comunali 2014 si era candidata a consigliere con “Futuro in”, ma non fa politica attiva – mise a disposizione dell’amministrazione Brucchi, gratuitamente, le proprie competenze e conoscenze in ambito di finanziamenti comunitari per presentare un progetto integrato nell’ambito del cosiddetto Asse urbano. Il sindaco Maurizio Brucchi le diede carta bianca e Manuela Cardelli, senza preoccuparsi di richiedere alcun mandato professionale, predispose un progetto che consentì l’approvazione a livello regionale dell’Asse urbano e dell’intero Por-Fers. Cardelli organizzò una conferenza stampa a Teramo l’8 ottobre 2015 invitando Luigi Nigri, rapporteur della Commissione europea per i fondi Fesr, e Giovanni Savini, all’epoca capo dipartimento della Presidenza e rapporti con l'Europa, per presentare il progetto integrato di Teramo. Poi andò a proprie spese a Bruxelles incontrando il responsabile dell’Asse urbano, il quale suggerì di candidare Teramo come capofila. Candidatura che Brucchi propose a D’Alfonso, incontrando però il diniego del governatore.
Da quel momento, racconta Cardelli, il lavoro fatto le è stato sostanzialmente “scippato” e i suoi possibili effetti sono stati vanificati anche dalla mancata redazione, da parte del Comune, del Pums (piano urbano di mobilità sostenibile), prerogativa fondamentale per l’Asse urbano. Risultato: in origine l’Asse urbano prevedeva la suddivisione equa di 5 milioni di euro ad ogni città, con 3 milioni da assegnare al progetto più meritevole. Teramo, insomma, poteva prenderne 8. Invece i fondi sono stati assegnati in questo modo: Pescara 6.900.000 euro, Chieti 6.210.000, L'Aquila 5.290.000 e Teramo 4.600.000. Per questo esito, oltre che per il trattamento ricevuto, Manuela Cardelli esprime tutto il proprio rammarico nel modo che leggete a fianco.(d.v.)