Foto porno di ragazzine condannato a 33 mesi

Martinsicuro, barista in carcere: adesca minorenni sul web fingendosi 15enne ottenuta una loro immagine osè, le ricatta per farsene inviare altre

MARTINSICURO. Per pedopornografia ed estorsione dovrà scontare due anni e nove mesi di carcere. E’ la pena inflitta dal tribunale dell’Aquila a Simone Di Leonardo, 33 anni, di Martinsicuro nel cui pc vennero trovate decine di immagini e video che ritraevano adolescenti nude adescate via internet. I carabinieri della stazione di Martinsicuro gli hanno notificato l’ordine di carcerazione emesso dal tribunale dell’Aquila a seguito della condanna per detenzione di materiale pedopornografico ed estorsione, reati commessi a Martinsicuro e Roma tra il 2008 e 2010. Di Leonardo era già finito in carcere su ordine di custodia cautelare il 19 marzo 2012 per le stesse accuse a seguito di un’indagine avviata dalla polizia postale di Teramo, diretta dal dirigente del compartimento regionale Pasquale Sorgonà. Di qui la condanna a 2 anni, 9 mesi e 15 giorni. Le indagini scattarono dopo la denuncia di una madre che aveva scoperto sul computer della figlia minorenne alcune immagini osè della ragazza. La polizia postale eseguì il sequestro del computer dell’uomo dentro cui furono trovate le prove. Il rapporto venne immediatamente rimesso alla distrettuale antimafia dell’Aquila e l’ordine di custodia cautelare firmato dal giudice Marco Billi su richiesta del pm David Mancini. Secondo la ricostruzione degli investigatori Di Leonardo si fingeva quindicenne, convincendo le ragazzine tra i 12 ed i 14 anni a mandare le loro foto svestite. Diceva loro che non poteva inviare immagini di sé perché la webcam era rotta. Quando poi otteneva il materiale, ricattava le ragazze per averne dell’altro. Minacciava le giovani vittime per ottenere nuove foto, dicendo che avrebbe detto tutto ai loro genitori e che le immagini sarebbero state diffuse in rete nel caso non fosse stato accontentato.

Alex De Palo

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