TERAMO

Furti di mezzi pesanti sulla costa adriatica, quattro arresti

Presi dai carabinieri i componenti della gang specializzata, pregiudicati legati alla malavita pugliese

TERAMO. Quattro ordinanze di custodia cautelare, tre delle quali in carcere, sono state eseguite all'alba dai carabinieri del Nucleo operativo del Comando provinciale di Teramo - diretti dal colonnello Pasquale Saccone, con la collaborazione dei colleghi di Foggia e del nucleo cinofili di Chieti e Bologna - nelle provincie di Teramo e Foggia al termine delle indagini sui furti di mezzi pesanti e mezzi d'opera, avvenuti lungo la costa adriatica, in particolare, a Mosciano S. Angelo.

In manette sono finiti coloro che vengono ritenuti gli autori di almeno una dozzina di furti di camion e mezzi d'opera, che nel corso dei mesi aveva fruttato un bottino di circa 2 milioni di euro. Si tratta di soggetti pregiudicati e legati alla malavita organizzata pugliese.

I militari teramani, al termine di oltre sei mesi di indagini, hanno notificato i provvedimenti emessi dal Gip (giudice delle idnagini preliminari) del tribunale di Teramo, che riguardano tre teramani residenti tra Mosciano e Giulianova e un foggiano. Dei quattro uno dei teramani ha ottenuto la detenzione agli arresti domiciliari, gli altri tre sono stati rinchiusi nelle rispettive carceri della zona.

Le indagini erano partite dall'arresto, in flagranza di reato, di un teramano e di un pugliese, lo scorso 19 maggio a Tortoreto, quando furono sorpresi a bordo di due mezzi pesanti in un piazzale all'interno di un'azienda del posto, in procinto di allontanarsi a bordo dei camion. Da lì è emerso il coinvolgimento della piccola banda in altri furti, avvenuti tra Marche, Abruzzo e Puglia tra marzo e giugno di quest'anno. In totale sono stati 12 i mezzi pesanti e quelli in uso nei cantier (dal valore di circa 2 milioni di euro), che si ritiene siano stati sottratti dai quattro: 9 di questi mezzi sono stati recuperati dai carabinieri e restituiti ai legittimi proprietari.

I  furti sono stati commessi, tra marzo - giugno 2023, nelle provincie di Teramo, Ascoli Piceno, Chieti e Foggia.

L'ORGANIZZAZIONE. Secondo l'Arma, l'operazione, che è stata denominata "Poker d'Assi" (in quanto, spesso, gli odierni indagati commissionavano i furti facendo riferimento alle caratteristiche tecniche dei mezzi e, spesso, i più richiesti, da destinare al successivo mercato della ricettazione, erano proprio i mezzi con quattro assi, ma se ne asportavano anche con tre assi o due assi), "ha permesso di smantellare un dispositivo criminale, molto rodato, in cui ogni indagato aveva il suo specifico compito". Infatti, due degli arrestati giravano per cantieri e depositi locali, dove individuavano i mezzi da rubare, quindi con i complici che provenivano da Foggia, procedevano ai furti, conducendo successivamente la refurtiva nella provincia pugliese. Qui i mezzi venivano in parte ripunzonati e rimessi in vendita, altri smontati e venduti quali pezzi di ricambio.