Gas, tutto è partito dai lavori alla rete

La Sgi incontra il sindaco, ammette il flusso ridotto per la manutenzione ma aggiunge: il blocco non doveva esserci

TERAMO. Si squarcia, almeno in parte, il velo di mistero che ha avvolto l’interruzione nella fornitura di gas a Teramo e Torricella. Ieri mattina due funzionari della Sgi (Società gasdotti Italia) che gestisce il metanodotto di trasporto, hanno chiesto un incontro al sindaco per spiegare la situazione.

LA SPIEGAZIONE DELLA SGI. La Sgi in questi giorni è stata tirata spesso in ballo, anche dalla stessa 2i Rete Gas (subentrata all’Enel Gas da qualche settimana)che ha in gestione la rete di distribuzione a Teramo e Torricella. Sostanzialmente i due funzionari della Sgi hanno raccontato che giovedì scorso era in corso un’attività di manutenzione sulla condotta che porta il gas a Teramo. Per rendere possibile i lavori era stata ridotta la portata del gas, ma sempre - sostengono i due funzionari - a un livello tale da garantire una corretta fornitura alla rete di distribuzione. La Sgi ha fatto notare che su una condotta lunga 100 chilomEtri il problema si è verificato solo a Teramo. E qui si ribalta completamente lo scenario rappresentato finora. Se la 2i Rete gas ha finora detto che la Sgi aveva ammesso - più o meno esplicitamente - che il disservizio era propria responsabilità, adesso la Sgi ritiene che è necessario un confronto con la società che gestisce la rete di distribuzione, cioè la 2i Rete gas. I presupposti per un rimpallo di responsabilità, dunque, paiono esserci tutti.

iL SINDACO. «Non a caso ho presentato un esposto alla procura», osserva il sindaco Maurizio Brucchi, «così qualcuno accerterà di chi è stata la responsabilità. L’incontro con i funzionari della Sgi è stato, comunque, disteso e cordiale: si sono detti disponbili a valutare qualsiasi forma di indennizzo, ma dopo che sarà chiarita la situazione. Io ho risposto che il Comune sta dalla parte dei cittadini e che noi ci faremo promotori di azioni di risarcimento. Loro hanno detto che è importante avere il Comune come trait d’union fra chi ha subito i danni e chi li deve indennizzare. Comunque riconoscono che hanno causato un disagio alla popolazione».La posta in gioco non è di poco conto: si pensi che solo per rifornire la cucina mobile di cibo il Comune ha speso più di 15mila euro (duemila per Pasqua). A questo vanno sommati tutti i danni subiti dalle imprese.

Anche il responsabile della 2i Rete gas, Andrea Vallebona conferma che la Sgi si è detta disponibile ad aprire un tavolo tecnico. Sul fronte dell’esposto del sindaco, presentato sabato ai carabinieri, appena sarà protocollato in procura - nelle prossime ore - l’autorità giudiziaria aprirà l’inchiesta.

I RIALLACCI. Per quanto riguarda i riallacci dei contatori, ieri sono arrivate ai 5 “centri di raccolta segnalazioni” circa 400 richieste e sono state riattivare altrettante utenze. «Un numero ridotto probabilmente perchè molti se le sono riattivate da soli e altri sono fuori per il ponte. Siamo comunque vicini alla totalità», spiega Vallebona. E appunto per questo il prefetto Valter Crudo, «rilevato che la situazione tende alla totale normalizzazione» ha disposto, dalle 12 di ieri la disattivazione del Centro coordinamento soccorsi insediato in prefettura, «ritenendo non più sussistenti, al momento, i presupposti emergenziali per mantenere la protratta operatività dell'organismo. La prefettura continuerà a monitorare l'evolversi della situazione e degli interventi in atto, che potranno rientrare nella gestione ordinaria degli enti, delle amministrazioni e delle forze competenti», si legge in una nota.

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