Giallo sulla nomina di Robuffo, ignorato l’incarico nell’Udc

Il sindaco: nella domanda per l’Organo di valutazione certifica di non ricoprire cariche politiche in alcun partito

GIULIANOVA. Enrico Robuffo non ha mai ricoperto alcuna carica politica all'interno dell'Udc, quindi la nomina nell'organismo indipendente di valutazione (Oiv) del Comune non è illegale. E' la motivazione per la quale, secondo quanto affermato dal sindaco Francesco Mastromauro, non vi sarebbe incompatibilità fra il ruolo rivestito da Robuffo nell'Udc provinciale e l'incarico assunto nell'Oiv, in sostituzione del dimissionario Alberto Falini. In pratica il provvedimento assunto dalla giunta comunale sarebbe illegale, dato che Robuffo è vice-segretario provinciale dell'Udc, anzi no, Robuffo non ha mai ricoperto alcuna carica politica all'interno del partito, quindi non vi è nulla di illegale.

Una vicenda a dir poco misteriosa, dato che la presenza di Robuffo all'interno dell'Udc è riscontrabile da anni, anzi nel gennaio 2012, durante un'assemblea del partito, Robuffo fu eletto proprio vice di Alfonso Di Sabatino Martina. Ma Robuffo, la cui candidatura all'Oiv quale membro dell'Udc è vietata sia dall'articolo 16 del regolamento comunale che dall'articolo 14 del decreto legislativo 150 del 2009, avrebbe dichiarato, nella propria domanda di candidatura, di non trovarsi incompatibile di fronte alla legge. «Robuffo ha dichiarato di non avere incompatibilità, perché non ricopre cariche elettive o politiche nell'Udc», spiega Mastromauro, dichiarando di riporre la massima fiducia nell'autocertificazione presentata da Robuffo. «Il suo incarico nell'Udc non può dichiararsi carica politica, e non ho motivo di dubitare che Robuffo non dica la verità. Spetta semmai ad altri dimostrare il contrario». La vicenda relativa l'incompatibilità di Robuffo era stata sollevata da Il Cittadino Governante, in seguito Progresso Giuliese e Pdl hanno fatto richiesta alla prefettura di fare luce su tale episodio.

Sandro Petrongolo

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