Giulianova, concede una rateizzazione impiegata della Julia licenziata

Avrebbe preso l’iniziativa senza chiedere l’autorizzazione all’amministratrice Simona Conte. Tornata in ufficio ha fatto intervenire i carabinieri. "Mi rivolgerò al giudice del lavoro"

GIULIANOVA. Non c’è pace per la Julia servizi. Dopo aver ricevuto la visita della Finanza alcuni giorni fa, ieri è stata la volta dei carabinieri, chiamati da una dipendente, Tania Candelori, appena licenziata. Il motivo del provvedimento, secondo quanto riferito dalla stessa dipendente, è che lei avrebbe eseguito rateizzazioni nei pagamenti delle bollette senza aver prima chesto l’autorizzazione a Simona Conte, amministratrice unica della Julia servizi, società partecipata al 100% dal Comune di Giulianova.

La dipendente sostiene di aver agito secondo i dettami dell’azienda, che da sempre ha fondato le sue campagne pubblicitarie proprio sulla possibilità di rateizzare le bollette, soprattutto a persone con scarse disponibilità economiche come gli anziani. La raccomandata di licenziamento, con preavviso di 2 mesi e sospensione dal lavoro, è stata recapitata lo scorso 13 gennaio. «Nella lettera di licenziamento», fa sapere Candelori, «è citato un articolo del contratto collettivo nazionale che fa riferimento a un elenco di sanzioni disciplinari per i dipendenti. Questo elenco dovrebbe essere affisso sul luogo di lavoro e invece non c’è mai stato».

Ieri mattina, la donna, vedova e con due figlie, si è recata in corso Garibaldi, sede operativa della Julia, per prendere degli effetti personali e chiedere al coordinatore di poter visionare questo elenco di sanzioni disciplinari, sulla base del quale è stata licenziata. Ricevendo risposta negativa, la donna ha contattato i carabinieri, che si sono recati sul posto, per far verbalizzare l’accaduto. Poco dopo è arrivata anche Simona Conte, che, secondo il racconto dell’ex dipendente, l’avrebbe invitata a lasciare l’ufficio, essendo stata licenziata.

Nello stesso momento è entrato anche il compagno di Candelori, Luigi Panaioli, ex dipendente della Julia servizi e ora amministratore delegato della E2A, nuova società di gas e luce. Nonostante l’uomo si fosse recato per contestare una bolletta errata, anche lui sarebbe stato invitato a lasciare i locali.

«Sono entrata in un ufficio pubblico», ha spiegato Cadelori, «ma non mi sono permessa di andare dietro la mia postazione. Ho invece chiesto al coordinatore di prendere le mie cose personali, come la foto delle mie figlie, dalla mia ex postazione. Ora mi rivolgerò al giudice del lavoro. Non so perché c’è stato questo accanimento nei miei confronti».

I locali della Julia, società che verrà venduta il prossimo marzo – nonostante la contrarietà esprsesa da diversi epsonenti politici giuliesi – sono stati posti sotto sequestro dalla guardia di finanza perché sono di proprietà di Mario Granata, il bancario giuliese arrestato con l’accusa per aver intascato 460mila euro dal conto corrente di una cliente della filiale di Porto d’Ascoli della Banca Marche, l’istituto di credito dove lavora.

Margherita Totaro

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