Giunta, scoppia il caso Agostinelli

Si apre la corsa alle poltrone, il capogruppo Pdl Agostinelli (foto) punta all'Urbanistica, ma il sindaco Brucchi dice no. La controproposta: accettare deleghe di serie B per restare vicepresidente Fira

TERAMO. Il rimpasto di giunta in Comune è vincolato ad un solo personaggio e alla sua scelta: il nome è quello di Giacomo Agostinelli. Le deleghe da assegnare al capogruppo del Pdl e vicepresidente della Fira, la finanziaria regionale, restano l'ultimo tassello di un mosaico che nelle ultime ore per il sindaco Maurizio Brucchi è diventato un vero e proprio rebus.

Ad Agostinelli, destinato a rimpiazzare Giovanni Luzii, assessore in lista di partenza, andrebbero la pianificazione strategica e l'informatizzazione. Per il consigliere ex An si tratterebbe però di una proposta poco allettente e di sicuro non corrispondente alle sue aspirazioni iniziali.

L'urbanistica, invece, salvo ripensamenti dell'ultimo minuto, verrà assegnata a Massimo Tassoni. Sarà il consigliere dell'ala del Pdl che fa capo al senatore Paolo Tancredi a rimpiazzare Corrado Robimarga, che si è dimesso a maggio per un'inchiesta sulla sua professione di medico ospedaliero.

A far pesare la bilancia dalla parte di Tassoni è stata, oltre all'appartenenza politica, la sua attività di presidente della commissione urbanistica, portata avanti per due anni mezzo. Il suo ruolo è diventato ancor più strategico quando Robimarga ha lasciato la giunta. L'Urbanistica negli ultimi mesi è stato gestita ad interim da Brucchi che però ha potuto contare sulla stretta collaborazione di Tassoni. La successione di quest'ultimo a Robimarga, dunque, è considetata uno sbocco naturale.

Agostinelli, dati alla mano, avrebbe invece dovuto ereditare da Luzii l'assessorato alle politiche comunitarie, considerato però scomodo perché sprovvisto di risorse. Dal conclave di dieci giorni fa il sindaco ha aperto le consultazioni con i vertici locali del Pdl per trovare un assetto soddisfacente per tutti. E l'idea di attribuire ad Agostinelli la delega alle frazioni è tramontata perché avrebbe intaccato i ruoli di altri due assessori: Rudy Di Stefano, che nel Pdl è espressione di "Futuro in", associazione fondata dall'assessore regionale Paolo Gatti, e Giorgio Di Giovangiacomo, eletto nella lista civica "Al centro per Teramo" dell'altro assessore regionale Mauro Di Dalmazio. Stretto tra le varie anime della maggioranza consiliare, ad Agostinelli è stato ritagliato un ruolo che con il passare dei giorni e il rinvio della decisione rischia sempre più di apparire frutto di una forzatura. Così sul piatto della bilancia è stata messa anche la vicepresidenza della Fira.

Agostinelli manterrà quest'incarico cumulandolo all'assessorato, se accetterà l'ultima offerta del sindaco, anche se il doppio ruolo fa storcere nel centrodestra. L'uscita dalla giunta per Luzii, intanto, non corrisponderà a un addio. All'attuale assessore resterebbe un incarico esterno per la gestione del Cope, il consorzio che si occupa di progetti europei.

© RIPRODUZIONE RISERVATA