I balneatori di Pineto: non siamo contro il parco

L’associazione sconfessa la protesta di venti titolari di stabilimenti balneari Federpesca ribatte: dichiarazioni rinnegate, hanno ricevuto qualche promessa

PINETO. Area protetta del Cerrano, dopo la protesta dei balneatori di Silvi e Pineto, arriva la smentita dell'associazione dei balneatori di Pineto che rivendica il pieno appoggio all'attività del parco marino. La contestazione degli operatori del settore era avvenuta alcuni giorni fa, quando 20 titolari di stabilimenti balneari avevano chiesto provvedimenti urgenti su una serie di vincoli posti dall'Amp alle proprie attività.

«I balneatori di Pineto sono a favore del parco marino», ribatte invece Mauro Pavone, presidente dell'associazione balneatori locali, «ci dissociamo completamente dall'idea che i nostri iscritti siano contro il parco marino. Sosteniamo l'amp per i progetti portati avanti sin dal 2010 a tutela dell’ambiente e a vantaggio del sistema turistico locale, con ricadute positive e tangibili per l’intera collettività». L'associazione invita a risolvere eventuali criticità all'interno di un tavolo di lavoro: «Quando ci sono stati dubbi sull'applicazione della normativa, il consorzio di gestione dell'Amp è sempre stato pronto e disponibile ad affrontarli e risolverli, venendo incontro alle richieste dei balneatori, sempre rispettando la legittimità degli atti. Non si vuole entrare in polemica con il consorzio dei vongolari, ma si ribadisce il pieno appoggio all'Amp anche e soprattutto nell'azione di divieto della pesca professionale nell'area. Se ci sono regole, queste vanno osservate, e se in quest’area è vietato l’accesso alle vongolare, ciò va rispettato; oppure si può procedere ad un cambiamento delle regole in un contesto istituzionale per non danneggiare nessuna categoria, tanto meno quella dei pescatori».

Le parole dell'associazione balneatori, però, non sono piaciute ai vongolari, che definiscono la situazione creatasi "teatro di Pulcinella". «I balneatori di Pineto ora rinnegano tutte le dichiarazioni contro un'area protetta che sta distruggendo un'intera economia sia turistica ma soprattutto ittica», afferma Walter Squeo di Federpesca, «Forse hanno ricevuto promesse da chi è abituato a farle, anche ai pescatori di vongole? Sono promesse effimere che non hanno futuro». I pescatori lamentano come sarebbe in atto una strumentalizzazione del mare e della sue risorse, e contestano i balneatori che sarebbero ingannati da "un falso ambientalismo". «I pescatori non arretrano», conclude Squeo, «e chiedono all'amp di trovare soluzioni, come quelle che sono state trovate per gli albergatori».

Sandro Petrongolo

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