I partigiani raccontano, gli studenti s’emozionano

La Liberazione, l’Anpi organizza l’incontro al “Di Poppa” con Tirabovi e De Nigris che ricordano gli eroi di bosco Martese e lo sminamento di ponte San Ferdinando

TERAMO. Adolescenti a lezione di Resistenza. Si è svolto ieri l'incontro sul "25 aprile" tra i partigiani teramani e 200 studenti dell'istituto professionale "Di Poppa".

L’iniziativa è del comitato provinciale dell'Anpi: l’Associazione nazionale partigiani d'Italia) ha voluto che i protagonisti raccontassero in prima persona ai 200 ragazzi le tante vicende della Resistenza teramana .

La professoressa Franca Bartolini ha ricordato agli studenti l'importanza della Festa della Liberazione e l'alto valore formativo della giornata, nella quale poter ascoltare dal vivo la testimonianza degli "ultimi" partigiani teramani.

I lavori sono stati coordinati da Mirko De Berardinis, segretario Provinciale dell'Anpi, che ha ricostruito il profilo storico dei due partigiani presenti e illustrato alcune vicende della resistenza teramana che li videro coinvolti.

Salvatore Tirabovi, 91 anni, ha raccontato ai ragazzi la sua esperienza nella battaglia di Bosco Martese, il primo scontro in campo aperto della Resistenza italiana, quando insieme ad altri combattenti, impugnò la mitragliatrice per bloccare l'avanzata del battaglione tedesco nella zona di Ara Martese a Rocca Santa Maria. La colonna motorizzata nazista, composta da oltre 300 unità, fu bloccata - più di 50 nazisti morirono - e costretta alla ritirata. Ma Tirabovi fu anche il protagonista della temeraria azione di sminamento del ponte San Ferdinando a Teramo, dagli ordigni esplosivi posizionati dai tedeschi in fuga dalla città, il 13 giugno 1944. Episodio questo che toccatotutti i presenti, per il coraggio dimostrato da Tirabovi e dagli altri giovani teramani che salvarono l'unico ponte rimasto in piedi a Teramo.

Livia Mobili ha ricordato, con commozione, la straordinaria figura del fratello Manfredo Mobili, partigiano della pace e della libertà, giovane antifascista teramano, protagonista di azioni di sabotaggio contro il fascismo in città e la storia della sua famiglia, raccontando agli studenti i soprusi e la violenta repressione subita dal regime fascista e le tante attività clandestine portate avanti, ispirate alla riconquista della libertà.

Mario De Nigris, 90 anni, ha descritto, invece, alcuni episodi che lo videro coinvolto, nel ruolo di ufficiale dell'esercito, dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, in azioni contro i tedeschi nel Nord Italia e successivamente tra Morro d'Oro e Notaresco come comandante partigiano.

Antonio Franchi, presidente provinciale dell'Anpi, ha ricordato le tappe e i protagonisti della Resistenza in provincia di Teramo e in Italia, con una riflessione sull'attuale situazione del nostro Paese e sui valori della democrazia e della libertà.

Subito dopo è stato proiettato il docu-film "I Gigli del '44", realizzato da "Teramo Nostra" che ricorda l'orrendo eccidio perpetrato dai nazisti l'ultimo giorno di guerra a Teramo, il 13 giugno 1944, quando furono uccisi otto teramani, nei pressi della Madonna delle Grazie.«L'incontro», si legge in una nota dell’associazione, « i è concluso con il richiamo all'impegno dell'Anpi nella diffusione alle nuove generazioni dei valori della Resistenza e della difesa della Costituzione e con l'invito rivolto agli studenti a partecipare alle celebrazioni ufficiali del 25 aprile».

Infatti oggi a Teramo l’anniversario della liberazione d’Italia sarà celebrato in tre momenti. L’inizio è alle 10, davanti al monumento ai caduti della Resistenza, in largo Madonna delle Grazie, dove sarà deposta una corona d’alloro. Stessa deposizione, alle 11, al monumento ai caduti di tutte le guerre in viale Mazzini e alle 11,30 alla villa comunale si terrà la commemorazione dei teramani Mario Capuani, Alberto Pepe, Berardo D’Antonio, Romolo Di Giovannantonio.

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