I vongolari bocciano il motoscafo nel parco

Siluro di Squeo al presidente D’Orazio: area vietata alle nostre barche ma non ai suoi 100 cavalli

GIULIANOVA. Federpesca, balneatori e cittadini criticano il parco marino Torre di Cerrano. La foto pubblicata ieri dal Centro che mostrava il presidente dell’area marina protetta, Benigno D’Orazio con i piedi in acqua davanti all’ultimo acquisto (un natante di 5 metri con un motore Yamaha da 100 cavalli di potenza), frutto dei proventi estivi del parco, non è andata giù a molti. D’Orazio dichiarava: «Un’imbarcazione è indispensabile per un’area protetta che, pur non avendo disponibilità economica, è riuscita ad acquistare questo mezzo». Il primo ad intervenire è il presidente di Federpesca Abruzzo, Walter Squeo, che tuona: «Qui ci sono decine di famiglie di pescatori al collasso proprio grazie all’istituzione del parco. Invece di trovare soluzioni dirette a non far morire di fame la gente, acquistano gommoni e motori. Noi vogliamo essere risarciti dei danni ricevuti dal blocco pesca. Il parco», prosegue Squeo, «dice che l’imbarcazione sarà utilizzata per effettuare controlli? La guardia costiera fa già egregiamente il suo lavoro come organo ufficiale dello stato. Bisogna pensare alle cose serie, e non a fare spese inutili». Dello stesso avviso è il balneatore Fabrizio Tontodonat, infuriato quando legge che l’imbarcazione della riserva marina servirà per garantire la sicurezza dei bagnanti. «Io ho chiesto l’autorizzazione per il soccorso in mare con una moto d’acqua», sottolinea, «e attendo ancora una loro risposta. A cosa serve un motore da 100 cavalli quando nell’area marina non si può neanche circolare? Andrò dal ministero a denunciare tutto. Ci sono tante cose da fare, e proprio a fine stagione qui si comprano le barche. Che fine hanno fatto le macchine elettriche? E perché i pulmini dell’Amp sono abbandonati in un parcheggio sulla statale? Io mi sono persino dovuto dovuto rivolgermi alla Procura», continua, «per vedermi riconosciute una moto d’acqua». Anche una turista del camping “Europa Unita” dice la sua: «La spiaggia e la pineta di Silvi sono sporche e l’immondizia è ovunque. Ho letto che si vuole tutelare l’ecosistema del parco? Perché non si investe nel tutelare l’ambiente anche solo predisponendo maggiori contenitori per i buttare i rifiuti o evitare incendi?».

Domenico Forcella

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