ROSETO

Il bagno è vietato anche a Cologna sud 

Continuano le ordinanze del sindaco per i tratti senza salvamento. Ma chi si tuffa in mare non verrà multato

ROSETO. Un nuovo divieto di balneazione per “mancanza di servizio di salvataggio” è stato apposto a Cologna spiaggia dopo quelli a sud del pontile a Roseto e alla riserva del Borsacchio. Continuano i provvedimenti del sindaco Sabatino Di Girolamo in merito alla sicurezza in mare con i divieti di balneazione nelle spiagge libere di Roseto e frazioni. «Il litorale di Roseto, a differenza degli altri comuni», spiega Di Girolamo, «presenta lunghi tratti liberi sia nord che a sud. Purtroppo non posso assicurare il servizio di salvataggio in queste spiagge, costerebbe troppo per le casse comunali. La capitaneria di porto, da due anni obbliga i Comuni a istituire il servizio di salvataggio anche nei tratti a fruizione libera. Sono stato costretto, data la mancanza di fondi per il servizio di salvataggio, a mettere i divieti di balneazione in molti tratti, e da oggi anche nella zona sud di Cologna, dove c’è un’ampia zona libera non coperta».
L’ordinanza della capitaneria di porto è di maggio, ma come mai il divieto di balneazione è stato messo solo ora e non a giugno? «Abbiamo constatato che coprire con il servizio di salvataggio due chilometri di spiaggia ci costa una tombola. Per cui una settimana fa, per tutelare la sicurezza di cui fruisce della spiaggia del Borsacchio, abbiamo optato per il divieto e, a breve, sostituiremo gli attuali segnali con una nuova segnaletica più completa. Il prossimo anno affideremo con un bando di gara la riserva del Borsacchio, e allora si potrà pensare di affidare il servizio di salvataggio all’associazione che si aggiudicherà il bando. È un divieto provvisorio».
Ma chi fa il bagno incorrerà in multe? Dalla capitaneria di porto fanno sapere che «chi farà il bagno dove c’è il divieto di balneazione non incorrerà in nessuna sanzione perché il divieto riguarda solo la mancanza del servizio di salvataggio e non la cattiva qualità delle acque. È solo un avviso, ognuno si assume la propria responsabilità». Nel mese di maggio la comandante della capitaneria di porto di Giulianova, Clarissa Torturo, ha voluto incontrare i sindaci e le associazioni dei balneatori per confrontarsi sulla tematica della sicurezza in mare. «L’obiettivo è salvaguardare la sicurezza in mare», afferma Torturo, «negli ultimi anni, c’è sempre maggiore affollamento nelle spiagge libere e, a causa degli ultimi eventi sismici, molte persone dell’interno sono scese al mare. Di conseguenza, nelle ultime ordinanze, abbiamo inserito l’obbligo per i vari Comuni di assicurare il servizio di salvataggio anche nei tratti di spiaggia libera. Abbiamo anche proposto varie soluzioni, come accordi con associazioni di volontariato che hanno le competenze per fare il servizio».
Luca Venanzi
©RIPRODUZIONE RISERVATA .